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la strage dei migranti

I sindaci del Crotonese uniti: i Comuni devono essere coinvolti, non tollereremo altre vittime

A Crotone il Consiglio comunale allargato, presente anche il sindaco di Cutro Ceraso. Approvato un documento all’unanimità

Pubblicato il: 28/02/2023 – 21:59
di Gaetano Megna
I sindaci del Crotonese uniti: i Comuni devono essere coinvolti, non tollereremo altre vittime

CROTONE Mentre era in atto il dibattito del consiglio comunale allargato, tenutosi nel tardo pomeriggio di oggi, è arrivata la notizia del ritrovamento del corpo di un bimbo di otto anni. Cresce, quindi, il numero dei deceduti. L’annuncio lo ha dato il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, e subito dopo è stato confermato dal sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha aggiunto che il ritrovamento del corpicino era stato fatto dagli uomini della Protezione civile. Il tema trattato del consiglio comunale allargato, ovviamente era quello della tragedia che si è consumata a 100 metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. A questo consiglio hanno partecipato, oltre a Voce e Ceraso, Maria Grazia Vittemberga (Isola Capo Rizzuto), Alfonso Dattolo (Rocca di Neto), Rosario Macrì (Belvedere Spinello), Raffaele Falbo (Melissa), Sergio Bruno (Strongoli), Giovanni Librandi (Crucoli) e Sergio Ferrari, nella doppia veste di sindaco di Cirò Marina e presidente della Provincia di Crotone. In collegamento on line hanno portato i saluti il sottosegretario Wanda Ferro e l’amministrazione comunale di Catanzaro. Sono due i messaggi che sono partiti dal palazzo comunale di Crotone: il primo riguarda la compattezza con cui il territorio si è mosso per affrontare la tragedia; il secondo, invece, è la richiesta avanzata ai rappresentanti della politica nazionale di abbassare i toni e porre fine ad una polemica che “offende i morti e mortifica un territorio, che ha saputo dare l’esempio da seguire quando sono messi in discussione i valori umani”. I lavori sono stati coordinati dal presidente del consiglio comunale di Crotone, Mario Megna, che in apertura di seduta ha voluto ringraziare l’intero consiglio comunale che, nei momenti più importanti, sa ritrovare “i valori della compattezza”. I consiglieri hanno partecipato alla seduta, ma non sono intervenuti nel dibattito avendo deciso di affidare ad un documento unitario, approvato poi all’unanimità. Nel documento viene espressa l’idea su cui la massima assise della città pitagorica si riconosce in questo drammatico momento. Il primo intervento in aula è stato fatto dal sindaco di Cutro, che ha avuto un momento di commozione quando ha annunciato il ritrovamento del corpo del bambino. Più volte Ceraso ha ribadito di non essere un politico e ha lanciato l’appello di “onorare i morti” evitando di dimenticare la tragedia dopo un periodo di polemiche, così come purtroppo avviene spesso, I sindaci non spegneranno i riflettori e non lo devono fare nemmeno i rappresentanti dello Stato e dell’Europa. Vittemberga ha elogiato il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato, che hanno saputo destreggiarsi “in una situazione che ha messo a dura prova tutti”. Anche lei è rimasta sconvolta quando si è recata sul luogo della tragedia ed ha visto “i corpi avvolti nel telo bianco”. Dattolo ha sottolineato la commozione che ha registrato tra i suoi concittadini il giorno della tragedia. A Rocca di Neto si respirava un’area pesante “come se i morti di Steccati di Cutro appartenessero al paese”. Secondo Dattolo “questa tragedia non può avere vincitori, perché ci sono solo vinti”. Macrì ha inteso mettere in evidenza la compattezza e la fermezza dei sindaci della provincia pitagorica nel far fronte ad una situazione difficile “senza avere a disposizione uomini e mezzi”. Falbo ha letto un sms mandatogli dal figlio di 14 anni, che parlava di un bimbo rimasto vivo e ricoverato in ospedale nel reparto Covid. Questo bimbo, che non parlava italiano voleva la mamma. Il suo sogno si è avverato grazie ad un’infermiera del reparto che si è fatto dire il nome della mamma ed è andata in giro per gli altri reparti dell’ospedale a pronunciare il nome della donna. La favola ha avuto il lieto fine, perché la donna era viva e ricoverata in uno dei reparti e sentendo il suo nome si è fatta avanti. Secondo il sindaco Bruno “non si può rimanere indifferenti di fronte a tragedie di questa portata”. Il sindaco di Strongoli ha messo in evidenza il ruolo svolto da tutti coloro che si sono impegnati nel soccorso. Librandi ha ricordato che le scene drammatiche del naufragio sino ad ora le aveva visto solo nei film. Quando si assiste a fatti reali diventa difficile dimenticare. Ferrari ha detto di provare “sentimenti di orgoglio, vicinanza e rabbia”. L’orgoglio deriva dal fatto che i sindaci del territorio sono stati capaci di far fronte ad “una situazione imprevedibile”. Ora, però, “è il momento del silenzio”. Il sindaco di Cirò Marina si è rivolto agli organi di Stato e all’Europa ed ha chiesto loro di programmare gli interventi futuri per evitare che ci siano altri drammi. Ha anche chiesto scusa al popolo musulmano. L’ultimo intervento lo ha fatto il sindaco di Crotone. Voce ha ringraziato tutti e in particolare i sindaci che hanno dato la disponibilità dei loculi per la tumulazione dei morti. Non è stata un’impresa facile trovare la disponibilità di tanti loculi e di tante bare. Voce ha ringraziato, tra gli altri, i consiglieri comunali che insieme a lui “rappresentano la città”. “La tragedia è stata una esperienza molto dura”. Ha voluto ringraziare anche il ministro Piantesosi, venuto subito a Crotone  re la parlamentare del Pd Laura Boldrini.

Il documento approvato all’unanimità

In un momento di così grande ed immenso cordoglio in cui vorremmo soltanto riunirci al dolore dei nostri fratelli che piangono la scomparsa dei propri genitori, figli ed amici, sentiamo ugualmente l’esigenza di parlare e quindi, prima di tutto, esprimiamo la nostra gratitudine verso tutti coloro i quali si sono prodigati con spirito di sacrificio e che con il loro esempio, persino in un momento tanto doloroso, ci trasmettono un segnale di speranza. Ringraziamo le forze dell’ordine, i medici, i sanitari, le istituzioni, i volontari le associazioni e soprattutto, tutti i nostri concittadini, tutti i calabresi che hanno sino all’ultimo, sperato, pregato e pianto. La nostra Comunità ha dimostrato di non voler voltare le spalle di fronte all’orrore e noi oggi non intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità. E nostro dovere pretendere che questa tragedia non si ripeta mai più. Quindi chiediamo che le nostre acque territoriali possano rappresentare un sicuro approdo e perciò domandiamo che siano sempre garantiti i necessari controlli e presidi. La Calabria è una terra ricca perché è una terra generosa è una terra nella quale i valori dell’ospitalità e dell’accoglienza sono consolidati da millenni, una terra in cui le culture si incrociano, si mescolano e si arricchiscono, noi non possiamo accettare e non tollereremo di piangere altre morti, vegliare altri corpi innocenti. Noi da oggi pretendiamo un reale coinvolgimento della Comunità, tutti noi siamo chiamati a vigilare ed a partecipare, giorno per giorno, al governo del fenomeno dell’emigrazione, rispetto al quale la Calabria che suo malgrado è terra d’immigranti, ha il dovere di richiamare l’Europa alle proprie responsabilità. La presenza oggi generosa e significativa di rappresentanze dei Comuni calabresi, dimostra quanto il nostro popolo sappia nei momenti gravi essere una sola voce. Dopo quanto accaduto non possiamo permettere oltre che questi nostri stessi fratelli a causa di procedure burocratiche, incomprensibili ed inumane, siano costretti negli anni avvenire a girovagare sino a ritornare negli stessi luoghi che hanno visto soccombere i loro cari, per espletare procedure amministrative farraginose. Noi chiediamo che il diritto all’ospitalità e ad un trattamento dignitoso sia garantito sempre, nel rispetto delle comunità locali. Ci appelliamo all’animo generoso della nostra Nazione e ci votiamo alle radici comuni europee germogliate da questa nostra terra millenaria. Nessuna città, nessun luogo può tirarsi fuori rispetto a quei valori che fanno di noi degli esseri umani. (redazione@corrierecal.it)

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