«Stiamo discutendo con la Commissione europea per fare le cose in modo realistico», dice il ministro dell’Economia, Giorgetti. «Con la Commissione europea troveremo le soluzioni adeguate per affrontare le questioni sollevate relativamente alla rata di 19 miliardi del 31 dicembre ancora in sospeso”, afferma il ministro per gli Affari Ue, Fitto, «valuteremo insieme il Pnrr, in modo logico e coordinato, anche la parte relativa alla coesione, perché potremo immaginare rispetto alle diverse tempistiche un coordinamento unico. Non c’è alcun timore». All’indomani della riunione della cabina di regia sul piano nazionale di ripresa e resilienza l’esecutivo accelera sul confronto con l’Unione europea. «Io penso che noi dobbiamo collaborare e stiamo collaborando, non c’è nulla di quello scoppiettio della nostra politica nazionale che abbia contagiato in questi mesi il lavoro che stiamo facendo», osserva il commissario europeo all’Economia Gentiloni.
«Conto che la Commissione europea non tratti questo Governo diversamente da come ha trattato il Governo Draghi», rilancia il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Salvini.
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