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Se il centrodestra fa harakiri

Ieri alla Camera il centrodestra ha commesso un grave errore. Per l’assenza di circa 25 deputati non è passato lo scostamento di bilancio. Un provvedimento importante che costringerà il Governo a …

Pubblicato il: 28/04/2023 – 11:51
di MARIO CAMPANELLA
Se il centrodestra fa harakiri

Ieri alla Camera il centrodestra ha commesso un grave errore. Per l’assenza di circa 25 deputati non è passato lo scostamento di bilancio. Un provvedimento importante che costringerà il Governo a un nuovo decreto legge. Come possa essere accaduto è difficile capirlo. 25 deputati, considerando che ora sono 400 e non più 630, sono tanti. Doveva saperlo il ministro del parlamento, dovevano saperlo i capigruppo. Generalmente quando si tratta di provvedimenti così importanti si avvisa preventivamente la necessità di essere presenti in aula. Possibile che sia successo ma che non abbia sortito effetti. Sarebbe bastato che fossero presenti sette dei 25 deputati mancanti per fare approvare il decreto che era già passato da Palazzo Madama. Che tutto questo sia avvenuto mentre il premier era impegnato in un importante bilaterale a Londra dà la cifra del pericolo che incombe sulla coalizione e cioè una parte di dilettantismo che provoca problemi al Governo. Governare oggi è comunque sinonimo di difficoltà. Lo confermano i dati che penalizzano chi è al comando, certamente dettati dalla scarsa possibilità di incidere sulla realtà economica. Tutto questo Giorgia Meloni, che non difetta certo di intelligenza, lo sa bene. In questi mesi la maggioranza ha dato prova di coraggio in molte circostanze. Dal decreto sulla partecipazione (il Golden Power) alle industrie in crisi, a un piano Mattei che, se strutturato, potrebbe essere una grande novità nei rapporti con l’Africa. Certo, nessuno dice che non ci siano stati problemi. Che riguardano sostanzialmente una certa ingenuità lessicale, portata ad inseguire vecchi temi storici. Anche la decisione di destinare le risorse al contenimento dei costi energetici ha avuto buoni effetti sulle famiglie e sulle piccole e medie imprese. Non tutte rose e fiori e non poteva essere diversamente. Se si arriva, però, a far mancare il numero sufficiente per uno scostamento di bilancio e per un decreto legge si manifesta la recidiva tipica della coalizione a una specie di superficialità. È troppo presto per fare bilanci e per dire se la legislatura sarà intera e quali risultati produrrà. E certo è presumibile che Meloni non si faccia logorare e che, magari, tra qualche mese, possa fare un tagliando complessivo. Se, però, questa maggioranza, che è ancora minoranza in settori chiave della società, continuerà a fare harakiri la cosa si complicherà. Al centrodestra mancano tanti corpi intermedi. Se si esclude l’agricoltura , che ha una lunga tradizione, per il resto la prevalenza è di stampo moderato progressista. Il compito di una maggioranza è anche quello di sedurre nuovi ceti. Meloni sta provando a farlo ma ha bisogno di un sostegno più generale. E di evitare giornate come ieri 

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