ROMA «Ben 18 opere infrastrutturali ferroviarie di importo superiore ai 200 milioni di euro sono in ritardo nel cronoprogramma. È questo il quadro desolante che emerge guardando nei faldoni del Pnrr alla voce infrastrutture. Complessivamente, rispetto alla road map fissata mancano investimenti per 10 miliardi. Mentre il governo fa di tutto per trovare degli escamotage per aggirare i controlli, da organi di stampa apprendiamo che una bella fetta dei lavori dell’Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria sono in un limbo». Così in una nota Antonino Iaria, capogruppo M5s in commissione Trasporti alla Camera. «Il governo starebbe pensando di utilizzare i fondi del Piano Nazionale Complementare al Pnrr e non quelle del Pnrr stesso, in modo da togliere gli esigenti occhi dell’Ue sull’opera e di avere tempi più lunghi per la conclusione dei lavori. L’aspetto più paradossale è che mentre Meloni e Fitto architettano queste scappatoie, il nostro ministro delle infrastrutture Salvini continua a furoreggiare sul ponte sullo Stretto a suon di proclami e promesse di Pulcinella. È la solita storia del carro davanti ai buoi: il governo se ne frega di un’opera decisiva come la AV Salerno-Reggio, ma sull’elefantiaco quanto diversamente utile ponte sullo Stretto fissa già l’inizio dei lavori per l’estate 2024, senza peraltro aver stanziato un euro. Tra le 18 opere ferroviarie in ritardo di cui sopra, non dimentichiamo inoltre che i ritardi più pesanti si registrano proprio sui lotti della Palermo-Catania-Messina. Ma chi se ne frega, tanto c’è Salvini che garantisce sul Ponte, no?», conclude Antonino Iaria.
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