LAMEZIA TERME Favorire l’incontro tra domanda e offerta, attraverso un sistema condiviso e coordinato, ridisegnando i servizi per il lavoro per migliorare l’inserimento lavorativo delle persone, offrendo percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro, innalzando le competenze.
Questo l’obiettivo del GOL, il programma di Garanzia Occupabilità lavoratori tra l’assessorato alle politiche per il lavoro e Unioncamere Calabria, sottoscritto questa mattina a Lamezia Terme, tra la Regione Calabria e Unioncamere Calabria, rappresentati dall’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, e il presidente Antonino Tramontana. Il programma comprende un’offerta di servizi integrati basati su una cooperazione tra i servizi pubblici e privati, con percorsi di accompagnamento al lavoro, di aggiornamento o riqualificazione professionale, e percorsi in collaborazione con gli altri servizi territoriali nel caso di bisogni complessi, quali quelli di persone con disabilità o con fragilità.
Per l’assessore Calabrese quella di oggi è «un’importante azione quella per condividere con altri attori protagonisti del cambiamento della Calabria e per diffondere bene questo importante progetto che riguarda tantissimi disoccupati e inoccupati». Tra i punti di forza del progetto individuati da Calabrese c’è «la verifica e lo studio di tutti quelli che sono i disoccupati in Calabria per avviarli all’attività lavorativa attraverso un percorso formativo, un progetto con tantissime risorse che sta decollando anche in Calabria e che è uno strumento importante per affrontare il problema della disoccupazione che affligge la Calabria che riguarda tantissimi giovani che spesso sono costretti ad andare via. Vogliamo quindi studiare la situazione della Calabria, creare le condizioni affinché si crei lavoro vero, e vogliamo fare quella formazione necessaria che spesso è stata trascurata per fornire alle aziende operatori qualificati e formati per poter essere assunti e lo faremo attraverso lo strumento dell’incentivazione all’occupazione che già stiamo facendo nel turismo, con un bando che stato pubblicato in preformazione nei giorni scorsi».
La sinergia è fondamentale, per questo la Regione non può da sola risolvere i problemi. Ed è questo il ruolo fondamentale di Unioncamere Calabria. «Quella di oggi – ha spiegato Tramontana – è un’importante sottoscrizione di un protocollo che è stato voluto con l’assessore Calabrese proprio per dare opportunità, intanto, i giovani e tutti coloro che sono in cerca di occupazione, ma anche un’opportunità alle nostre imprese, perché si partirà proprio dal fabbisogno delle imprese per andare a formare tutti coloro che sono oggi in cerca di lavoro e offrire ai nostri imprenditori un capitale umano altamente formato sul nostro territorio». «Questa è l’intesa che, insieme alla Regione Calabria oggi Unioncamere e quindi il sistema delle Camere di commercio vuole ottenere. Noi avremo, ovviamente, il ruolo cerniera con il mondo delle imprese con gli imprenditori, andremo a stimolare gli imprenditori a partecipare al Gol e andremo anche a capire quelli che sono i bisogni reali di forza lavoro delle nostre imprese e dei nostri imprenditori». «È lo strumento, la politica attiva, per far incrociare domanda ed offerta. E rispetto a questa importante dinamica, l’incontro con il territorio, con il sistema camerale, con Unioncamere, con chi produce le opportunità di lavoro, è per noi fondamentale per capire che tipo di esigenze ci sono, che tipo di formazione dobbiamo favorire e dove dobbiamo investire le ingenti risorse che l’Europa ci ha messo a disposizione».
Insomma, con Gol, finanziato dai fondi del Pnrr e per questo monitorato dal Governo e dall’Unione europea, l’obiettivo è superare le ultime strategie politiche messe in campo. «Si sta cercando di superare un sistema – ha spiegato Roberto Cosentino dirigente del Dipartimento Lavoro della Regione – che aveva per la verità alla base una logica più assistenzialista che non di politica attiva, senza voler dare nessun tipo di giudizio di natura politica, però certamente Gol va in una direzione differente. È quella di fare in modo che il lavoro incontri le persone e che le persone incontrino il lavoro, che le risorse vadano nella direzione di rafforzare le competenze e di dialogare con il mondo delle imprese». (g.curcio@corrierecal.it)
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