ROMA Indignazione e polemiche per la serata inaugurale dell’Estate al Maxxi, programma serale di musica, cinema, incontri e reading nella piazza del Museo romano guidato da Alessandro Giuli, che ha visto il 21 giugno un dialogo tra il cantautore Morgan e Vittorio Sgarbi, con la partecipazione dello stesso Giuli.
L’intervento del critico d’arte e sottosegretario alla Cultura, in particolare, ha sconfinato nella volgarità e nel turpiloquio, fra espressioni sessiste ed elogi del membro maschile, come testimonia il video registrato disponibile su YouTube (ma poi rimosso).
La serata doveva essere un faccia a faccia tra Morgan e Sgarbi sui rispettivi gusti e passioni, un confronto aperto tra parole e note suonate al pianoforte. Ma poi, stuzzicato dalle domande del cantautore, il sottosegretario ha cominciato a parlare della sua vita sessuale e del numero di donne conquistate. «Houellebecq dice che c’è un momento della vita in cui noi conosciamo un solo organo: il c…o», ha detto tra l’altro Sgarbi. “Il ca..o è un organo di conoscenza, cioè di penetrazione, serve a capire». «Poi, dopo i 60 anni, scopri che ci sono anche altri organi, c’è per esempio il colon, il pancreas, la prostata. Io non sapevo che cazzo fosse ‘sta prostata, mai incontrata, a un certo punto sui 67 appare la prostata e tu devi fare i conti con questa troia puttana di merda che non hai mai incontrato in vita tua. Il ca…o se ne va e arriva la prostata». Fra una telefonata da un numero sconosciuto («Chi cazzo sei? Cornuto») e l’elenco dei record internazionali di conquiste femminili (in testa Warren Beatty, con 12.500, fino Kennedy con mille), Sgarbi è passato all’Italia e a se stesso: «Gli osservatori dell’Osce, nel momento in cui ero attivo, valutavano anche 9 al mese». Spazio anche a un aneddoto su Berlusconi, che gli avrebbe rivelato di aver avuto meno di 100 donne, «una tragedia». «Io però – ha precisato Sgarbi – ho fatto una ricerca, e sembra che il campione del mondo sia un altro statista insigne che non ha avuto inchieste, Fidel Castro: 35mila. Viva il comunismo».
Tra i vari “aneddoti” raccontati dal sottosegretario c’è quello in cui Sgarbi dice: Berlusconi «aveva una predilezione per questo Apicella, poi condannato per storie di f… Non si capisce poi perché uno che suona viene condannato – non si capisce perché. Ma i magistrati vanno così: Apicella suona, suonava: condannato perché l’ha pagato. Caz.., sarò pagato non perché sto con la f…, ma perché… processi insopportabili».
Al termine della serata a caldo alcuni dipendenti del Maxxi, che ha un personale in prevalenza femminile, hanno scritto al presidente Giuli una lettera riservata per chiedergli di tutelare la dignità del museo delle arti del XXI secolo.
A quanto si apprende, Giuli li ha incontrati per discutere della loro protesta. Contattati telefonicamente, alcuni dipendenti del museo hanno manifestato la propria solidarietà al presidente, il cui ruolo non è mai stato messo in discussione nemmeno nella lettera che aveva solo l’obiettivo di condividere l’inopportunità dei contenuti della serata.
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