LAMEZIA TERME «Riattivare i tavoli tematici perché sono il giusto contesto in cui discutere delle tematiche riguardanti il sociale. E, ancora, ripresentare il piano di zona, avviare la co-progettazione in base alle linee guida esistenti. Sono i passaggi fondamentali per far ripartire correttamente tutto il comparto: il giusto percorso per poi riuscire a intercettare i fondi necessari da destinare alle categorie svantaggiate e alla realizzazione di progetti mirati». Queste le forti sollecitazioni che la portavoce del Forum del Terzo Settore del Lametino, Graziella Catozza, ha rivolto agli amministratori lametini nel corso di una riunione svoltasi nel municipio di via Perugini.
La portavoce ha intavolato un ampio e articolato dibattito col sindaco Paolo Mascaro, con l’assessora alle Politiche sociali Teresa Bambara, con la consigliera comunale Antonietta D’Amico presidente della commissione Servizi sociali e sanità, e con la dirigente comunale Virginia Bufano; presente all’incontro anche Roberto Gatto del Direttivo del Forum Lametino. La portavoce ha tenuto a evidenziare che «tutto quello che dipende da Lamezia ricade sui comuni limitrofi, in quanto spesso Lamezia è comune capofila per la partecipazione a bandi e iter progettuali. Da ciò la necessità impellente di attivare i tavoli tematici perché senza coprogettazione non si va da nessuna parte».
Concertare gli interventi, ascoltare le istanze che arrivano dal basso; queste le prime azioni basilari per evitare di “perdere treni” importanti come quello dei fondi per i centri estivi. «Ci sforziamo di capire tutto: cambiamenti, ritardi e quant’altro – ha sottolineato Catozza -. C’è stata e c’è sempre la volontà di mediare tra il comune di Lamezia capofila e gli altri centri del Lametino. Ma non si può non riscontrare il fatto che, spesso, le procedure non si seguono e i fondi si perdono a discapito di chi ne ha diritto. Quando si perdono finanziamenti abbiamo perso tutti».
La portavoce ha fatto riferimento ai fondi destinati al campo rom, sentenziando: «Abbiamo toppato anche lì. Non va bene che ci siano comuni che non rispettano la normativa. Da rimarcare, inoltre, che alcune municipalità con i fondi per i centri estivi si limitano a organizzare feste e sagre, solo per creare movimento ma non c’è di fondo il rispetto per la normativa. Il mio ruolo – ha detto Catozza – è di rappresentanza, rappresento Lamezia e l’hinterland e la risposta che dò alle amministrazioni che si rivolgono al Forum deve essere ricevibile per tutti».
«Ad esempio – ha aggiunto – per i centri estivi si poteva e si può ancora attivare un tavolo per l’educazione dei minori da 0 a 17 anni; si può co-progettare il bando in base ai bisogni che emergono dal basso perché conoscendo e mappando si acquisiscono dati importanti». Catozza ha poi ribadito: «Siamo stati tutti preparati all’emergenza e questo è un momento di emergenza che richiede una risposta concreta. Dal comune devono uscire proposte pensate e scritte; il tavolo va convocato con gli iscritti al registro unico del Terzo Settore». La portavoce del Forum ha anche insistito sul fatto che «la procedura della co-programmazione deve essere chiara e rispettare le regole del bando perché sia l’amministrazione regionale che il ministero competente respingono i progetti anche per una virgola sbagliata». «Senza il piano di zona non arrivano i fondi – ha asserito Catozza – ma prima del piano serve co-programmazione e co-progettazione per individuare punti di forza e di debolezza. Il Forum rappresenta centinaia di associazioni ma la sua voce deve essere unica, frutto della sintonia tra le varie realtà che lo compongono. Ci confronteremo a breve con le sigle e gli attori previsti nel piano di zona e decideremo azioni più incisive».
Il sindaco Mascaro ha concordato sul fatto che «bisogna ottimizzare al massimo le risorse che si intercettano perché ogni centesimo che torna indietro è un servizio non svolto». Il primo cittadino ha anche fatto presente che, negli uffici comunali, servono anche le risorse umane per gestire i fondi che arrivano e purtroppo è risaputo che l’ente comunale lametino è afflitto da anni da carenza d’organico.
Roberto Gatto ha puntualizzato: «Il nostro compito è di sollecitare e proporre, fornire strumenti adeguati agli operatori dei vari settori. La co-progettazione è prevista dalla legge nell’ottica della programmazione concertata. Programmare ora, vuol dire analizzare i bisogni e mettere in atto gli strumenti adatti per soddisfarli, per i prossimi tre anni. In Calabria, per il piano di zona, abbiamo un ritardo di vent’anni».
A tal proposito l’assessora Bambara ha ricordato che a dicembre scade il piano di zona che va dunque ripresentato. «Nei piccoli comuni – ha affermato – il personale che può espletare le procedure di bandi e similari, è davvero insufficiente. Noi come comune capofila siamo in difficoltà ma, certamente, dobbiamo trovare il giusto modo per ripartire».
La dirigente Bufano ha tenuto a puntualizzare che oltre alla necessità di programmare c’è anche quella di rendicontare perché i fondi devono essere ben gestiti e, per questo, è determinante anche la collaborazione del Terzo Settore. Anche per Bufano «servono tante risorse umane a disposizione, oltre che finanziamenti. In ogni caso per rimodulare il piano di zona bisogna prima tirare le somme di quanto è stato fatto negli ultimi anni; capire cosa c’è da fare e decidere le priorità».
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