«I risultati a Gioia Tauro vittoria contro la ‘ndrangheta. Spero che almeno sul porto nessuno parli di cosche…»
Il ministro Salvini al question time rievoca la polemica con don Ciotti sul Ponte e ribadisce: «Ha offeso milioni di calabresi e di siciliani»

ROMA «I risultati che sta portando a casa il porto di Gioia Tauro è uno dei più grandi risultati contro la mafia, la camorra e l’ndrangheta. Là dove c’è lavoro non ci sono mafia, camorra e ‘ndrangheta. Spero che almeno su quel porto nessuno parli di cosche perché altrimenti non ci siamo capiti». Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo al question time alla Camera. Con quest’ultimo passaggio Salvini ha evidentemente fatto riferimento alla recente polemica, nata da un servizio del Corriere della Calabria, tra lo stesso ministro e il fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti, che aveva detto no al Ponte sullo Stretto perché a suo dire favorirebbe le mafie. Polemica che anche oggi ha fatto capolino alla Camera, con il deputato dei Verdi Angelo Bonelli che ha espresso solidarietà a don Luigi Ciotti e Salvini che ha ribadito la sua posizione: «Quando uno dice che il Ponte sullo Stretto collega due cosche non offende il ministro Salvini ma milioni di siciliani e calabresi, e dovrebbe aver vergogna di pronunciare queste parole», ha sostenuto Salvini.