GIZZERIA Si è insediato, in un noto hotel di Gizzeria, il coordinamento regionale di “Noi Moderati” convocato da Antonello Talerico, consigliere regionale e consigliere del Comune di Catanzaro, appena nominato commissario regionale del partito dal presidente Maurizio Lupi. Lo riferisce una nota. Nel corso della assemblea – che ha visto la partecipazione di diversi dirigenti del partito e molti amministratori locali – sono state illustrate le linee organizzative e l’operatività sul territorio del Partito, anche in vista dei prossimi congressi provinciali e regionale. Hanno preso la parola i due membri della direzione nazionale di Noi Moderati, Giuseppe Galati e Nino Foti, i quali dopo aver portato il saluto del presidente Maurizio Lupi hanno espresso il loro plauso per la nomina di Talerico commissario regionale. Talerico a sua volta, dopo aver ringraziato i vertici del partito per la fiducia accordatagli, ha inteso salutare i quattro coordinatori provinciali presenti: di Catanzaro Maurizio Vento (anche responsabile degli Enti locali); di Cosenza Riccardo Rosa (anche responsabile dell’organizzazione); di Crotone Oreste Gualtieri (anche responsabile del tesseramento); di Vibo Valentia Maria Rosaria Nesci (anche responsabile delle Pari Opportunità).
Quindi – prosegue la nota – Talerico ha illustrato la sua idea di partito in maniera organica e ben strutturata indicando gli obiettivi del partito a breve, medio e lungo termine. “Si parte dalla strutturazione del partito, mediante l’istituzione di Noi Moderati Giovani (da 16 a 30 anni), Noi Moderati Donne, Noi Moderati Senior (dedicato agli over 70), oltre all’istituzione dei responsabili per aree tematiche (tra spettro autistico, servizi sociali e assistenziali, assistenza alle imprese, etc..) che, come sottolineato dal consigliere Talerico, non dovranno essere figure ‘messe lì per riempire caselle’ ma dovranno essere componenti attive sui territori, perché, ha proseguito, ‘l’ascolto del territorio deve essere una delle prime prerogative del partito’. Certo un partito ancora piccolo, che comunque è presente nella compagine del Governo nazionale, ma che ha ambizione di crescere anche nella nostra Regione, attraverso un processo di crescita che deve individuare degli elementi di caratterizzazione e di attrazione per la capacità di intestarsi e portare avanti importanti battaglie di civiltà”. Quindi – aggiunge la nota – “il neo commissario regionale ha elencato le tematiche centrali del suo operato, già come consigliere regionale e che ora porterà all’interno del partito: la sanità, prima tra tutte, specie con riferimento ai servizi e strutture per disabili e malati gravi, ed a questo proposito ha invitato la sala a rivolgere un applauso al compianto Giuseppe Profiti, morto improvvisamente la scorsa notte. Ma anche lo sviluppo economico che passa attraverso il miglioramento dei servizi e dei trasporti, ciò al fine di un concreto sfruttamento del turismo, risorsa straordinaria della Calabria. E’ stato, altresì, detto dell’importanza della implementazione delle competenze della pubblica amministrazione, sulla quale sulla quale si dovrà investire come partito e ciò a prescindere da sterili calcoli di bacini elettorali. A questo proposito ha ricordato come purtroppo la Calabria (assieme a tutte le altre regioni del mezzogiorno) andrà a perdere enormi risorse del Pnrr, così come da decenni spesso perde Fondi Comunitari che tornano indietro a Bruxelles in quanto i nostri enti locali hanno enormi difficoltà sia a progettare sia a realizzare interventi, da un lato per ataviche carenze di personale, ma dall’altro anche per la insufficienza, anche competenziale, del personale della Pa, spesso più che affiancato, completamente sostituito da esperti di assistenza tecnica. Talerico ha evidenziato l’importanza di coinvolgere nel partito personalità realmente interessate a lasciare un segno per competenza ed esperienza, a tal proposito verrà avviato un importante fase di confronto e dibattito per individuare i singoli coordinatori cittadini sull’intero territorio calabrese, con il chiaro intento di coinvolgere prima di tutto amministratori e dirigenti, con il chiaro intento di iniziare a formare la nuova classe dirigente”.
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