L’avvocato Francesco Pitaro ha depositato presso la Procura Regionale della Corte dei Conti per la Calabria un esposto nell’interesse di Antonio Jiritano in qualità di rappresentante legale dell’Usb Catanzaro con riferimento all’acquisto da parte dell’Asp Cosenza, a seguito di accordo con Azienda Zero, di automediche e ambulanze di seconda mano dalla Regione Lombardia per l’importo di euro 558.320,00. Si legge nell’atto del legale che “è, purtroppo, noto che il sistema emergenza/urgenza della Regione Calabria, nonostante l’instancabile impegno degli operatori sanitari, presenta spesso falle e molte volte non è efficiente e sono frequenti le notizie di ambulanze che, a seguito di richieste di soccorso, non arrivano tempestivamente o se arrivano sono prive del personale medico; che a fronte del fragile sistema calabrese di emergenza/urgenza ci si sarebbe aspettato da parte della Regione Calabria acquisti di mezzi di soccorso di prima mano e affidabili e efficienti e non certamente di mezzi di soccorso usati e di seconda mano e già utilizzati da altre strutture sanitarie di altre Regioni; che, infatti, i mezzi di soccorso sanitario, proprio per la delicata funzione cui devono rispondere, devono possedere il primario carattere dell’affidabilità e dell’efficienza e della sicurezza che evidentemente non possono avere mezzi di soccorso già usati; che, infatti, se i mezzi di soccorso usati e venduti alla Calabria avessero avuto gli indispensabili caratteri dell’affidabilità non vi sarebbe stata ragione per la Lombardia di cedere dietro prezzo i detti mezzi al sistema sanitario calabrese” Ed ancora “che, in virtù di ciò, l’Asp di Cosenza, per come si evince dalla delibera N. 1751/2023, che si deposita, ha proceduto all’acquisto dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Regione Lombardia (AREU) di N. 10 MSA (Automediche) e N. 10 MSB (Autoambulanze) per l’importo totale di Euro 558.320,00; che, in buona sostanza, l’Asp Cosenza ha provveduto direttamente e senza bando né avviso pubblico all’acquisto per il prezzo complessivo di euro 558.320,00 senza preventiva perizia e/o valutazione dei detti mezzi di soccorso USATI dal sistema regionale della Lombardia; che a tutto ciò si aggiunga che i mezzi usati acquistati sono, per come si evince dal testo della deliberazione dell’Asp Cosenza N. 1751/2023, “PRIVI DEGLI EQUIPAGGIAMENTI SANITARI DI BORDO SPECIFICI” e, pertanto, non immediatamente utilizzabili se non dopo l’acquisto dei detti necessari equipaggiamenti sanitari che comportano inevitabilmente un ulteriore costo; che, pertanto, da un canto la Regione Lombardia si è disfatta di mezzi di soccorso usati dietro il pagamento di un prezzo e dall’altro canto la Regione Calabria, il cui sistema di emergenza/urgenza è in moltissimi casi inefficiente e non tempestivo, ha acquistato con soldi pubblici i detti mezzi di soccorso usati e non immediatamente utilizzabili se non dopo l’esborso di ulteriori somme; che, a parte la opportunità o meno di integrare il parco mezzi di soccorso attraverso l’utilizzo di mezzi usati, non è dato capire perché l’Asp Cosenza si sia rivolta soltanto alla Regione Lombardia per procedere al detto acquisto e non si sia rivolta, anche attraverso bando/avviso, ad altri enti pubblici o soggetti privati; che, inoltre, dal testo della deliberazione N. 1751/2023 dell’Asp Cosenza si coglie che sui mezzi di soccorso usati acquistati non è stata svolta alcuna preventiva perizia al fine di verificarne il funzionamento e l’affidabilità nonché al fine di valutarne il prezzo/corrispettivo dietro cui i mezzi usati sono stati venduti; che è evidente che un mezzo di soccorso usato e che è stato immatricolato diversi anni fa ha un’affidabilità minore rispetto ad un mezzo di soccorso appena acquistato”. Nell’atto dell’avv. Francesco Pitaro infine è stato chiesto “che la Procura Regionale presso la Corte dei Conti per la Calabria voglia, in merito ai fatti esposti, svolgere i necessari e dovuti ed opportuni accertamenti al fine di verificare ed accertare se l’acquisto dei venti mezzi di soccorso sanitario usati sia avvenuto in conformità alle norme di legge o se il detto acquisto sia avvenuto con sperpero di denaro pubblico e che ove la Procura Regionale presso la Corte dei Conti ravvisi l’esistenza di violazione di legge e di danno erariale e di responsabilità adotti i dovuti atti e provvedimenti al fine di fare accertare la responsabilità di chi ha agito contra legem determinando un ingiusto danno erariale”.
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