COSENZA Già Ministro nei governi Andreotti e Amato, il socialista Carmelo Conte a Palazzo dei Bruzi per presentare il suo ultimo lavoro “Vento del Sud”, affida al sindaco socialista di Cosenza Franz Caruso il compito di “costruire il socialismo del Meridione per essere interlocutori del Mondo, per continuare a fare la storia unendo l’Italia e l’Europa”. Un compito che per Carmelo Conte è necessario portare avanti per riaffermare l’esistenza stessa del Sud. “Una delle incompiute del nostro Paese – sostiene l’ex Ministro – è proprio la battaglia meridionale che coincide con il socialismo mancato. Ritengo che bisogna ritornare ad una politica socialista e meridionalista, capace di contrastare un provvedimento, quello dell’autonomia differenziata. Quella del ministro Calderoli è una proposta ingannevole perché non riconosce autonomia ma serve solo a dividere i territori. In questo scenario vincono le Alpi, non il Mediterraneo che è il luogo in cui è nata l’Europa”. “La battaglia che dovremmo fare – conclude Carmelo Conte – è di natura europea, spostando l’equilibrio internazionale oltre che nazionale. In un Salone di Rappresentanza affollato da dirigenti e militanti socialisti, da cittadini e di tanti rappresentanti politici, giovani ed intellettuali, la presentazione di “Vento del Sud” ha costituito un momento alto di riflessione sul presente e sul futuro del Paese. Oartendo dal passato “necessario – ha sostenuto l’avvocato Chiara Penna, che ha introdotto e moderato i lavori – per proiettarsi in maniera consapevole verso un domani da costruire insieme”. Apprezzamenti al lavoro di Carmelo Conte sono arrivati dagli illustri ospiti chiamati a discutere i temi affrontati dall’ex Ministro. Il giornalista Paride Leporace, che ha posto l’ interrogativo scomodo su “dov’è finito il popolo della sinistra?”. Pino Iacino, primo sindaco socialista di Cosenza e Walter Nocito, professore di diritto pubblico dell’Unical, che ha affermato la necessità di operare nel convincimento che “ l’Unità si costruisce, non è data”. “ Il lavoro dell’ on. Conte potrà essere prezioso affinché la politica, quella alta, quella dei territori, possa dare compimento ad una moderna battaglia, politica e culturale, meridionalista per l’affermazione dell’Italia unita, democratica ed europea”. E’ quanto afferma il sindaco Franz Caruso accogliendo e rilanciando la sfida posta dall’ex Ministro socialista . “Partire dalla storia, dal nostro passato è fondamentale – prosegue Franz Caruso – per interpretare il presente e formulare un’idea di azione politica per il futuro. L’autonomia differenziata che propone il governo di Centrodestra vorrebbe dare una struttura del Paese diversa da quella che i socialisti hanno sempre promosso nel passato e che non sono riusciti ad affermare. Per cui si va verso una organizzazione che vede le Regioni protagoniste e non i Comuni, per come, invece, noi socialisti pensavamo, ritenendo che l’unità del Paese passa attraverso i Municipi come la sua stessa storia. Una linea che ritengo sia necessario seguire ancora oggi per poter contrastare il disegno secessionista che viene posto in campo con il disegno di legge Calderoli. L’autonomia differenziata nasce con la Riforma del Titolo V del 2001, portata avanti dal centrosinistra ma che è stata l’inizio della fine perché io imputo a quella riforma il vulnus all’unità del Paese. Quando si modifica il Titolo V si inserisce l’idea di autonomia che oggi è differenziata perché la differenzia Calderoli penalizzando ancora una volta le Regioni meridionali e allontanando l’Italia dall’Europa”. “Condivido, pertanto, l’idea di Carmelo Conte – conclude il sindaco Franz Caruso – Dobbiamo guardare al Mediterraneo per una battaglia europea. Lo dobbiamo fare insieme, Nord e Sud, uniti e non divisi. L’Europa, d’altro canto, ha colto la prospettiva di crescita proveniente dal Mediterraneo e con il Pnrr ci indica la strada per esserne interprete, eliminando le differenze che ci sono nel Paese al fine di renderlo più unito e più competitivo. Per cui mentre l’Europa vuole unire l’Italia, il governo di centro destra porta avanti, purtroppo anche con l’ausilio del governatore della Calabria, una politica che rafforza soltanto il Nord aumentando le differenze ed indebolendo il progetto strategico che l’Italia dovrebbe avere in prospettiva europea per il Mediterraneo. L’Italia, infatti, cresce se, con il Nord si sviluppa anche il Sud. Personalmente mi sono esposto fortemente contro questo disegno, perché il DDL Calderoli non divide solo l’Italia in tema di sanità, istruzione, trasporti e infrastrutture, quanto, senza l’individuazione delle coperture finanziarie dei Lep ed eliminando il principio della sussidiarietà, lacera il Paese in 20 parti. Questo è un disegno, dunque, contro cui da socialisti ci opporremo sempre”.
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