CATANZARO «C’è una situazione che continua pericolosamente a restare sospesa tra le righe dell’ambiguità ed è quella della gestione della Polizia locale a Catanzaro. Un settore allo sbando, che da molto tempo ha assunto la forma di uno Stato indipendente che agisce a proprio piacimento e mostrando disordine e mancanza di organizzazione in diversi ambiti operativi. Attività che spesso vengono lasciata alla mercé di chi ha incarichi di direzione e sulla cui posizione si nutrono molti dubbi». È quanto afferma in una nota il consigliere comunale di Catanzaro Antonio Corsi.
«E’ innegabile – continua Corsi – la responsabilità dell’assessore alla Polizia locale, Marinella Giordano, che ha ricoperto in passato importanti ruoli in tema di sicurezza urbana, e con lei anche del sindaco Nicola Fiorita che continua a professare i valori della legalità senza essere, però, consequenziale con i fatti.
Perché nella Polizia locale continuano ad operare in piena libertà e senza controllo figure che rivestono incarichi di alta responsabilità, pur essendo stati raggiunti da sentenza di condanna in primo grado e coinvolti in più procedimenti giudiziari? E’ giusto che una guida politica, che avrebbe dovuto tagliare i ponti con il passato, continua ad avvallare una gestione forsennata a causa della quale i problemi si sono ormai incancreniti? Ragioni di opportunità e di buon senso richiederebbero, quanto meno, che il dirigente ad interim dei Vigili urbani, Giovanni Laganà, valuti la rimozione degli incarichi apicali ai funzionari coinvolti e la loro rotazione presso altri uffici comunali, in modo da scongiurare il rischio di ulteriori ingerenze o presunte problematiche personali che andrebbero a confliggere con gli interessi generali dell’amministrazione. Ci si aspetta un deciso scatto di reni, da parte di chi la responsabilità di assumere decisioni forti per il bene della città che non possono essere più rimandate oltre».
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