VIBO VALENTIA Una nuova conferma della bontà dell’operato dell’amministrazione comunale di Vibo Valentia, sul fronte del risanamento dei conti, giunge dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. Con deliberazione del 5 ottobre scorso, infatti, i giudici contabili hanno preso atto della delibera del consiglio comunale di Vibo Valentia (n. 72/2023) con la quale è stato revocato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.
«Ancora una volta – afferma il sindaco Maria Limardo – la Corte dei Conti, in questo caso la sezione di controllo per la Calabria, certifica che il percorso intrapreso da questo esecutivo non solo è valido, ma è l’unico in grado di garantire un graduale, ma serio, risanamento del bilancio dell’ente. Un percorso che abbiamo costruito in anni di lavoro, frutto di numerosi incontri a Roma insieme all’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo ed al segretario generale Domenico Scuglia, in cui abbiamo lavorato fianco a fianco con i funzionari ministeriali, in un costante confronto con Ifel, assistiti anche dall’Anci. Un lavoro che ci pone nelle condizioni, oggi, non soltanto di raggiungere il risultato auspicato di un bilancio in ordine, ma anche di far considerare all’esterno il Comune di Vibo Valentia come un valido e competente interlocutore e non più come una Cenerentola della politica meridionale».
Nella deliberazione del 5 ottobre, la Corte dei Conti rimarca come il consiglio comunale abbia revocato la procedura di riequilibrio «nel rispetto del termine previsto per l’approvazione del Piano, e contestualmente, ha fatto ricorso alle misure straordinarie di risanamento di cui all’art. 268, comma 2 del Tuel».
Tale ultima deliberazione ha fatto seguito alla nota del Ministero dell’Interno «con la quale la Direzione centrale per la Finanza locale aveva comunicato al Comune di Vibo Valentia la decisione della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali di proporre le misure, da stabilirsi con successivo decreto del Ministero dell’Interno, per il ripiano del disavanzo di amministrazione, da realizzare in un arco temporale pari a venti anni».
«Un pronunciamento, quest’ultimo – commenta il sindaco Limardo – che rende merito al lavoro svolto fin qui dall’esecutivo, e rende onore anche a quei pochi consiglieri comunali che, nel corso del consiglio dell’11 settembre scorso, con senso di responsabilità sono rimasti in aula ed hanno votato una pratica di enorme rilevanza ed importanza per la comunità».
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