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Il 27 novembre Consiglio regionale: all’odg “Legge De Masi” e assestamento di bilancio

Calendarizzata la data della prossima assemblea. A Palazzo Campanella attenzione puntata sui possibili nuovi equilibri nella maggioranza

Pubblicato il: 17/11/2023 – 6:34
Il 27 novembre Consiglio regionale: all’odg “Legge De Masi” e assestamento di bilancio

REGGIO CALABRIA “Legge De Masi” e assestamento del bilancio della Regione. Saranno questi, prevedibilmente, i principali punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, in programma il 27 novembre. A decidere la data è stata l’ultima Conferenza dei capigruppo convocata a Palazzo Campanella dal presidente Filippo Mancuso. Nella prossima settimana dunque tornerà a riempirsi l’agenda consiliare, che per questa settimana è stata di fatto completamente vuota. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza di centrodestra, sarà sicuramente convocata la seconda Commissione Bilancio del Consiglio regionale, che sarà chiamata a discutere e approvare l’assestamento del bilancio dopo che il documento contabile avrà avuto discorso verde in Giunta (si parla di martedì). Nessun ulteriore passaggio invece – nel senso che approderà direttamente in aula essendo già stata approvata nelle Commissioni competenti – richiederà la cosiddetta “legge De Masi”, la proposta di legge che vede come primo firmatario il presidente Mancuso e come altri firmatari tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione e che stabilisce delle premialità negli appalti pubblici in favore degli imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta e il racket delle estorsioni: la proposta di legge è stata ispirata con una forte lettera aperta da Antonino De Masi, imprenditore che da anni vive sotto scorta per essersi ribellato alle pressioni delle cosche.

I risvolti politici

Sul piano politico, il ritorno in Consiglio regionale riveste un particolare significato alla luce del passaggio di Giuseppe Mattiani da Forza Italia alla Lega, un passaggio che è destinato inevitabilmente  a incidere sugli equilibri a palazzo Campanella, considerando che il gruppo della Lega ora sale a 5 componenti (e a 3 presidenze di Commissione) e quello di Forza Italia scende a 6 componenti (e a 2 presidenze di Commissione). Un passaggio che cade in una fase molto particolare che prelude a importanti appuntamenti che sicuramente produrranno – in alcuni casi li stanno già producendo – fibrillazioni tra gli alleati di centrodestra, come il dibattito sull’autonomia differenziata che vede già più di una schermaglia tra la stessa Lega e la Forza Italia rappresentata da Antonio Tajani e Roberto Occhiuto.  (c. a.)

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