«Siamo stanchi anche noi del Gruppo Consiliare Progetto Nocera, come il noto comico appulo Checco Zalone, di leggere ogni giorno nell’approssimarsi delle varie competizioni elettorali (in questi giorni quelle provinciali del 20 dicembre), notizie su questo benedetto ponte sul fiume Savuto i cui lavori sembrano in dirittura d’arrivo. Almeno da quanto si apprende da un post Facebook della ditta costruttrice, pubblicato il 12 novembre u.s. in cui si annuncia l’ultimazione dell’impalcato in acciaio COR-TEN, precisando che l’opera sarà varata a marzo prossimo». È quanto scrivono in una nota i consiglieri comunali di “Progetto Nocera”. «A darcene notizia informalmente, a differenza dei politici che negli ultimi giorni si affannano a intestarsi l’ultimazione dell’opera, è anche chi – è scritto ancora nella nota – ha seguito la vicenda sin dall’inizio promuovendo ben nove anni fa un noto comitato civico per la sua ricostruzione che ha puntualmente informato i cittadini sullo stato di avanzamento della progettazione e dei lavori e che ha promosso pubbliche manifestazioni per sensibilizzare la classe dirigente provinciale e regionale sull’argomento. È strana la politica di quaggiù: ora che tutto sembra essere risolto e che sono finite le battaglie più dure, dove si poteva beccare qualche schiaffo in faccia (politico s’intende), o si rischiava di fare qualche magra figura, tutti sono pronti a farsi il primo selfie sul ponte nuovo». «Del resto – scrivono ancora – un articolo di giornale, con tanto di foto in doppiopetto e in primo piano, val bene l’ennesimo inganno a chi il ponte lo aspetta davvero e da circa un ventennio oramai. Alle aziende che operano ed hanno investito ingenti risorse economiche a cavallo del tratto terminale del Savuto, ai cittadini di Nocera (e non solo) che per raggiungere Cleto, Serra Aiello, Aiello, Savuto ed Amantea (e viceversa) sono costretti ad una tortuosa e pericolosa gimcana che allunga notevolmente i tempi di percorrenza. I paladini dell’ultimo tratto, insomma, in un forte impeto di spregiudicatezza, non hanno avuto timore alcuno a cavalcare l’onda cominciando a sciorinare numeri, carte e provvedimenti di cui sino ad oggi non avevano contezza e di cui non l’avranno da domani in poi. E mentre le primedonne di quaggiù si contendono il primato del nulla, grazie ai buoni uffici di nocchieri istituzionali che li traghettano nei meandri della burocrazia regionale e provinciale (del resto la cittadella è un dedalo viario inestricabile e disorientante), gli addetti ai lavori fanno notare che si è dovuto far fronte ad un inusitato rialzo del prezzo dei materiali causato dalla concomitanza tra recessione economica e pandemia mondiale, che ha determinato ’interruzione dei lavori». «Altrimenti il ponte sarebbe stato completato da un bel pezzo – conclude la nota – con buona pace dei novelli strateghi che si stanno affannando, senza fantasia peraltro, per accaparrarsi l’ultimo voto in barba ad accordi preelettorali con sponsor politici extra-comunali e che non si fanno scrupolo alcuno nel calpestare il patto di lealtà e solidarietà con coloro che indossano la medesima casacca amministrativa. Ma questa storia, ovviamente, nessuno la racconta!».
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