C’è il caos tra i concessionari di aree marine a seguito della sentenza del Consiglio di Stato e le pronunce della Commissione Europea e dell’Antitrust. Tutti hanno ribadito che non possono essere prorogate in modo automatico, piuttosto vanno assegnate a seguito di regolari gare. Alcune amministrazioni comunali, però, si sono avvalse della proroga fino al 2024 decisa dal Consiglio di Stato in caso di “ragioni oggettive”.
Ci sono ancora sessanta giorni per decidere cosa fare. La direttiva europea parla, però, di obbligo di gara che, a quanto pare, non sarebbe stata mai osservata dall’Italia. Un motivo per il quale il Paese si sta dibattendo per evitare la seconda procedura d’infrazione delle norme previste dall’Unione Europea che prevedono il deferimento alla Corte di giustizia.
C’è da dire che nei due prossimi mesi (il tempo dato all’Italia per adeguarsi alle norme europee) si dovrà decidere sul da farsi, pena il deferimento.
In alcune località della provincia di Catanzaro, se le vicende riferite corrispondono alla realtà, si prospetta il caos totale.
A Catanzaro l’Amministrazione comunale ha fatto sapere che le imprese che gestiscono gli stabilimenti a livello familiare, saranno ritenute “abusive” a decorrere dal prossimo 31 marzo. Più possibilista il Comune di Soverato che avrebbe deciso di prorogare le concessioni per tutto il prossimo anno.
Per alcuni si tratterebbe di decisioni determinate dalla volontà di non pregiudicare la prossima stagione balneare, quella del 2024. Comunque sia, bisognerà attendere come evolveranno le decisioni che, sono spesso difformi. A parte ciò, importante sarà il giudizio che darà l’Europa, che ha già fatto sapere, che non vorrebbe che si determinasse un caos normativo il che potrebbe dilatare i tempi previsti dalla norma adottata, la quale intende dare ordine ad un settore spesso non controllato, evitando così false aspettative tra gli operatori del settore.
*giornalista
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