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Solano: «Contro di me accuse che sono risultate infondate»

Sfogo del sindaco di Stefanaconi che commenta l’ultima vicenda giudiziaria che l’ha riguardato, l’assoluzione del padre da un abuso edilizio

Pubblicato il: 10/01/2024 – 12:44
Solano: «Contro di me accuse che sono risultate infondate»

STEFANACONI «Ultimo atto di un’attenzione investigativa che in questi anni mi ha visto, da sindaco di Stefanaconi, insieme alla mia famiglia, costretto a difendermi da accuse assurde che al vaglio della Procura e del Tribunale di Vibo Valentia sono risultate del tutto infondate.». Così in una nota il sindaco di Stefanaconi Salvatore Solano. «Basti pensare – prosegue Solano – che in soli quattro anni di amministrazione, nei miei confronti sono stati aperti ben tre procedimenti penali, tutti archiviati dalla Procura di Vibo Valentia nella fase delle indagini preliminari, e altri due nei confronti di mio padre, uno archiviato a conclusione delle indagini preliminari e altro definito nel processo con sentenza di piena assoluzione. Oltre i richiamati procedimenti, nel dicembre scorso, sono stato assolto nel processo con formula piena dalle accuse più gravi. Anche l’infamante accusa dell’aggravante mafiosa è venuta meno. A mio carico rimane, in via del tutto residuale, la condanna ad un anno, seppur con pena sospesa, per un presunto concorso morale in un reato elettorale disciplinato dall’art. 87 del T.U. 5 aprile 1951, n.203, art. 78, distinto dalla corruzione elettorale tanto gradita a qualche giornalista, rispetto alla quale farò valere convintamente le mie ragioni in appello. Lo scorso 9 gennaio il giudice del Tribunale di Vibo Valentia ha assolto con formula piena mio padre, Nicola Solano, difeso dall’avvocato Tiziana Barillaro, per non aver commesso alcun abuso edilizio nell’aver installato nel proprio giardino un pergolato in ferro. In precedenza era stato il Tar Calabria ad annullare l’ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Stefanaconi sulla base della relazione di sopralluogo effettuato dai carabinieri, nella quale era stata denunciata la presenza di quattro strutture abusive nella proprietà di mio padre. Per tre di essi, trattandosi di strutture rimovibili, il Tar ha ritenuto rientrassero nell’edilizia libera, pertanto non necessitava alcuna autorizzazione comunale. Mentre per l’altra costruzione si era in presenza di un condono edilizio (legge dell’85). La sentenza segue altra archiviazione, nota per l’eco mediatico, sempre nei confronti di mio padre, in relazione ad altro presunto abuso edilizio nella realizzazione di una platea della propria cappella cimiteriale. Vicende denunciate in via anonima e con interrogazioni consiliari dall’allora capogruppo di minoranza, Nicola Carullo, che presentò anche una mozione di sfiducia nei miei confronti, respinta dal Consiglio comunale. Oggi – aggiunge il sindaco di Stefanaconi – di tutte quelle denunce, morbosamente e strumentalmente riprese più volte anche da alcune testate giornalistiche, rimane l’infamia di chi ha cercato in ogni modo di delegittimare direttamente o indirettamente la mia figura e il mio operato, anche per tramite di indagini dirette ai miei familiari. Oggi finalmente la verità è venuta a galla e di tutte quelle accuse rimane solo il dolo e la calunnia di chi ha agito non si sa per quali finalità. Tutte le indagini sono state avviate dalla Stazione dei Carabinieri di Sant’Onofrio, sulla base di esposti anonimi, dagli stessi richiamati negli atti allegati ai fascicoli d’indagine. Relativamente a quest’ultima vicenda penale sono emerse poi dagli atti d’indagine e nel dibattimento anche delle significative anomalie. Una su tutte: il militare teste dell’accusa ha dichiarato di aver agito per eseguire un’ispezione generalizzata nella proprietà del signor Nicola Solano, peraltro assente quel giorno, senza che vi fosse autorizzazione o delega della Procura. Delega che invece era stata accordata nei confronti del sottoscritto Salvatore Solano, nella cui proprietà non era stato riscontrato nulla dai militari operanti. Al netto di vari rilievi, i quali meriteranno separato e differente scrutinio, mi preme chiarire alcuni aspetti della vicenda sol perché – conclude Solano –  la notizia è stata più volte ripresa da alcune testate giornalistiche, e perché ritengo sia a questo punto dovuto il diritto di replica per informare correttamente i lettori su come sono andati realmente i fatti».

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