CATANZARO La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta da Loredana De Franco ha emesso oggi la sentenza del processo d’appello nato dall’inchiesta “Demetra 2”, costola del procedimento che ha fatto luce sull’omicidio di Matteo Vinci e il grave ferimento del padre, Francesco, avvenuto a Limbadi il 9 aprile del 2018.
Riformando la sentenza emessa nel processo di primo grado il 26 luglio 2022, i giudici hanno condannato Vito Barbara a 15 anni, 10 mesi e 20 giorni (16 anni in primo grado). Condannato a 6 anni e 11 mesi Domenico Bertucci (8 anni in primo grado); 8 anni e 4 mesi per Antonio Criniti (10 anni in primo grado); 8 anni e 7 mesi inflitti a Filippo De Marco (10 anni e 8 mesi in primo grado). Ridotte le condanne anche per Pantaleone Mancuso, 8 anni, 2 mesi e 10 giorni (9 anni in primo grado) e Alessandro Mancuso, 2 anni e 8 mesi (3 anni e 4 mesi in primo grado).
Il 14 dicembre 2021, la Corte d’Assise di Catanzaro ha condannato all’ergastolo i mandanti dell’omicidio: Rosaria Mancuso e il genero Vito Barbara. Dieci anni sono stati comminati nei confronti di Domenico Di Grillo, 73 anni, marito di Rosaria Mancuso, accusato del tentato omicidio di Francesco Vinci avvenuto nel 2017. Con “Demetra 2”, in particolare, gli inquirenti avevano ricostruito le parti mancanti della prima inchiesta, accendendo i riflettori sui presunti traffici di droga. (Gi. Cu.)
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