RIAD L’Inter batte il Napoli a tempo scaduto e trionfa per la terza edizione consecutiva nella finale di Supercoppa, la prima storica giocata a quattro squadre. A Riad, in Arabia Saudita, finisce 1-0 grazie al guizzo al 91′ del solito Lautaro Martinez, che regala a Simone Inzaghi il quinto trofeo diventando l’unico allenatore a vantarne così tanti in bacheca, staccando Marcello Lippi e Fabio Capello (4). Tantissimo amaro in bocca per la squadra di Walter Mazzarri, protagonista comunque di una buona prova e costretta inoltre a restare in inferiorità numerica nell’ultima mezz’ora abbondante, a causa dell’espulsione di Simeone per doppia ammonizione. Il ricordo di Gigi Riva, tra il primo e il secondo tempo di Napoli-Inter, è stato sporcato dai fischi del pubblico dell’Al Awwal Park Stadium. Dopo la scomparsa dell’ex attaccante del Cagliari, un’autentica icona del calcio italiano, la Lega Serie A aveva deciso di onorarne la memoria con un minuto di silenzio. Con l’immagine di Rombo di Tuono a campeggiare sullo schermo luminoso dello stadio e lo speaker a spiegare cosa stesse succedendo per “uno dei più grandi del calcio italiano”, la reazione del pubblico arabo è stata sconcertante. Dagli spalti si sono infatti alzati fischi. Non è la prima volta, di recente, che il pubblico di Riad si rende protagonista di un evento del genere: poche settimane fa, infatti, lo stesso stadio aveva fischiato per la scomparsa di Franck Beckenbauer in occasione della Supercoppa spagnola. Secondo una ricostruzione i fischi – forti e udibili in televisione – sarebbero dipesi dal fatto che nella cultura araba il silenzio in ricordo dei morti non è previsto. Ed evidentemente, anzi, viene vissuto con fastidio. In risposta, gli italiani presenti sugli spalti hanno applaudito, per onorare il ricordo del giocatore.
L’approccio dei partenopei a livello di carattere è molto positivo, ma con il passare dei minuti i nerazzurri si scuotono ed iniziano a premere sull’acceleratore. Il primo vero ed unico squillo del primo tempo, però, arriva al quarto d’ora con un mancino al volo da fuori di Dimarco, deviato impercettibilmente da un difensore e terminato sul fondo di centimetri. Al 38′ invece viene annullato il possibile vantaggio a Lautaro su assist di Thuram, reso vano da un netto fuorigioco in partenza dell’attaccante francese. Nella ripresa la prima palla gol è per il Napoli al 51′, quando Kvaratskhelia tenta di concludere una ripartenza con un gran destro a giro dal limite, respinto molto bene in tuffo da un attento Sommer. Passano pochi istanti e arriva l’episodio che potrebbe cambiare sostanzialmente il match: Simeone, già ammonito al 55′, rimedia il secondo giallo nel giro di un amen costringendo gli azzurri a proseguire in inferiorità numerica. L’Inter così prende ancora più coraggio e s’inizia quasi a giocare ad una porta sola, con Thuram che fallisce due ottime occasioni dalle parti di Gollini. Nel finale la squadra di Inzaghi continua a caricare a testa bassa e, dopo varie altre opportunità, trova al 91′ il gol del trionfo con capitan Lautaro, che in spaccata insacca da due passi su cross basso da destra di Pavard.
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