ROMA La lotta ai tumori continua a segnare progressi, ma alcuni trend preoccupano gli esperti. Si osserva, infatti, una crescita dei casi di tumore al colon retto nei giovani adulti con un’incremento della mortalità in alcuni Paesi europei, compresa l’Italia. L’allarme giunge da uno studio coordinato dall’Università Statale di Milano insieme all’Università di Bologna e pubblicato oggi sulla rivista Annals of Oncology. «I fattori chiave che contribuiscono all’aumento dei tassi di mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani includono il sovrappeso, l’obesità e le condizioni di salute correlate, come alti livelli di glucosio nel sangue o il diabete», spiega il coordinatore dello studio Carlo La Vecchia, docente di Statistica Medica ed Epidemiologia all’Università Statale di Milano. Tutti fattori per i quali negli ultimi anni si è osservata una crescita costante. «Si dovrebbe considerare l’adozione di politiche che promuovano l’aumento dell’attività fisica, la riduzione del numero di individui in sovrappeso o obesi e la limitazione del consumo di alcol», aggiunge La Vecchia. «Si dovrebbe valutare anche l’estensione dello screening per il tumore al colon-retto avviando la campagna a partire dai 45 anni». Dal rapporto, però, emergono anche segnali positivi. Nel 2024 è previsto una lieve crescita del numero assoluto di decessi per tumori (1,3 milioni), tuttavia, se si considerano l’andamento demografico – con l’aumento della popolazione e dell’età media – si stima un calo della mortalità per tumori, rispetto al 2018, del 6,5% negli uomini e del 4,3% nelle donne.
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