La lettera di Ilaria Salis ai legali: «Dobbiamo stare rivolte contro il muro»
La missiva inviata durante la carcerazione preventiva in Ungheria. «Controllano cosa scrivo al Consolato»

ROMA «Ogni volta che dobbiamo sostare nel corridoio per qualunque motivo dobbiamo stare rivolte verso il muro». Lo ha scritto Ilaria Salis nella lettera inviata il 2 ottobre 2023 ai suoi avvocati in Italia, Eugenio Losco e Mauro Straini, durante la carcerazione preventiva in Ungheria, e anticipata da LaPresse il 29 novembre 2023. «L’unica attività – prosegue la 39enne – è un laboratorio di attività manuali a cui partecipo dal mese di maggio. Le detenute ungheresi ricevono l’equivalente di 2 euro e 50 centesimi per ogni seduta del laboratorio a cui partecipano, ma questo compenso non è previsto per le detenute straniere». «La corrispondenza con gli avvocati e con il Consolato non dovrebbero controllarla. Tuttavia, mi è capitato che una lettera che avevo spedito all’avvocato e che per un errore nell’indirizzo è stata rispedita al mittente, mi è stata riconsegnata con la busta aperta».