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La tragedia

Firenze, continuano le ricerche dell’operaio disperso nel crollo del cantiere

Oggi la visita della ministra Marina Calderone: «Governo sensibile sul tema della sicurezza sul lavoro».

Pubblicato il: 18/02/2024 – 21:03
Firenze, continuano le ricerche dell’operaio disperso nel crollo del cantiere

FIRENZE Continuano senza pause le ricerche dell’operaio disperso dopo il crollo in un cantiere dell’Esselunga a Firenze. Mentre il corpo della quarta vittima è stato recuperato, non si trova ancora il 56enne di origine marocchina Bouzekri Rachimi. Nel frattempo l’inchiesta della procura di Firenze va avanti, come ha affermato la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, in visita oggi sul luogo della tragedia e ai feriti ricoverati in ospedale, oltre ad un incontro in prefettura. «La procura sta lavorando» ha detto la Calderone. «Il ministero, attraverso l’Ispettorato nazionale del Lavoro e il nucleo dei Carabinieri per il Lavoro, sta fornendo tutto il supporto e l’attività consulenziale necessari. È ancora molto presto poter definire la dinamica, definire le responsabilità. Si fanno tante valutazioni, si tentano ricostruzioni, Lasciamo lavorare le autorità, i vigili del fuoco, per comprendere al meglio tutte le dinamiche».

«Governo sensibile sul tema della sicurezza»

«In questo momento bisogna guardare a ciò che è successo con grande rispetto e noi faremo tutti i controlli necessari» ha continuato la Calderone. Sulla possibilità di intervenire in materia di sicurezza sul lavoro ha risposto: «Se ci sarà da intervenire anche per rendere ancora più incisive le norme si farà. Il governo non si sottrae a questo tema. La sicurezza sul lavoro dovrà essere una materia obbligatoria nelle scuole». La ministra ha poi sottolineato «l’aumento del numero degli ispettori: nel corso del 2024 il numero delle ispezioni in materia tecnica sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro aumenterà del 40%. Certamente – ha concluso – si può fare ancora di più assumendo altri ispettori e facendo in modo che i nostri controlli siano anche più intensi e più mirati». «La mia presenza qui – ha scandito Calderone a Firenze – è per dire che il Governo c’è ed è sensibile a questo tema: quello della sicurezza sul lavoro non è una materia di contrapposizione politica». Al contrario, conclude la Calderone «occorre ricercare un dialogo che consenta a tutti di dare il meglio».

Schlein: «Il governo intervenga sui subappalti a cascata»

«Chiediamo che il Governo prenda misure che estendano le tutele del Codice degli appalti al settore privato, solo così noi potremo fare un passo avanti a garanzia di lavoratrici e lavoratori e mettere fine ad una concorrenza a ribasso fatta sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Questa è una questione per noi essenziale e fondamentale». Intanto, la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, nel corso di un punto stampa a Vasto, incalza il governo sulla sicurezza dei lavoratori dopo avere espresso nuovamente il cordoglio per l’incidente sul lavoro di Firenze. Schlein chiede di adottare «delle misure che, riparando agli errori che hanno commesso, perché hanno messo il far West del subappalto a cascata dentro agli appalti pubblici, noi chiediamo di fare il contrario, di riuscire invece ad estendere anche al privato le tutele previste nel Codice degli appalti pubblici».

Le richieste del Pd

«In particolare – ha continuato la segretaria del Pd – chiediamo che sia esteso quindi il divieto di fare il ribasso sul costo del lavoro e sui costi legati alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Chiediamo che si estenda anche al privato l’obbligo di utilizzo del contratto edile. Attenzione: il contratto firmato dalle associazioni più rappresentative non il contratto più applicato o magari contratti pirata firmati da organizzazioni che non sono realmente rappresentative». «E chiediamo – ha proseguito – che ci sia una parità normativa e retributiva tra l’appalto e il sub appalto perché coloro che lavorano in quei sub appalti non sono lavoratrici e lavoratori di serie B, non devono avere meno tutele, non devono avere meno diritti e non devono lavorare in condizioni di minore sicurezza. Questo non è accettabile» ha concluso Schlein.

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