SALERNO Due carabinieri sono morti in un incidente stradale verificatosi nella notte in provincia di Salerno. Tre le auto, tra le quali quella dei militari, coinvolte lungo la strada che collega i comuni di Eboli e Campagna. Come riferiscono i carabinieri, le vittime sono il maresciallo Francesco Pastore, di 25 anni, e l’appuntato scelto Domenico Ferraro, di 27 anni, entrambi di origine pugliese, in servizio presso la stazione di Campagna. Quattro in totale i feriti (tra cui un terzo carabiniere), sei le autoambulanze arrivate sul posto.
«Ho appreso con profondo dolore dell’incidente stradale avvenuto ieri sera lungo la strada statale 91 a Campagna nel quale hanno perso la vita due carabinieri, il maresciallo Francesco Pastore e l’appuntato scelto Domenico Ferraro. Desidero esprimere ai loro familiari e all’Arma il mio sincero e profondo cordoglio e alle persone rimaste ferite gli auguri di pronta guarigione». Così in una nota il Presidente del Senato Ignazio La Russa. «Esprimo profondo cordoglio per il tragico incidente stradale, avvenuto in provincia di Salerno, in cui hanno perso la vita due carabinieri. Rivolgo alle famiglie del maresciallo Francesco Pastore e dell’appuntato scelto Domenico Ferraro le più sentite condoglianze e alle persone ferite sinceri auguri di pronta guarigione». Lo dichiara in un nota il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. «Sono profondamente addolorato per quanto accaduto la scorsa notte in provincia di Salerno. Il mio cordoglio all’Arma e ai familiari dei due Carabinieri che hanno perso la vita, e gli auguri di una pronta guarigione al militare affidato alle cure dei sanitari», ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
«Ci sono momenti in cui le parole non bastano ad esprimere il dolore e la sofferenza. Oggi, la nostra città è avvolta in un manto di profonda tristezza e incredulità. Una tragedia ha portato via, nel cuore della notte, due giovani Carabinieri del Comando di Campagna, il maresciallo Francesco Pastore e il carabiniere Francesco Ferraro». Il sindaco di Campagna (Salerno), Biagio Luongo, affida a un post social il proprio messaggio di cordoglio dopo l’incidente stradale in cui hanno perso la vita i due militari dell’Arma. «Una vita spesa al servizio dello Stato – prosegue Luongo – a colmare quella sottile linea che separa la civiltà e la legalità dalla barbarie e dalla prepotenza. Scelte coraggiose di uomini e donne di valore che proteggono e difendono quotidianamente le nostre vite con immensi sacrifici e una granitica dedizione». «Un evento drammatico che ci lascia sgomenti e affranti», sottolinea il primo cittadino, aggiungendo che «le Istituzioni e la comunità tutta si uniscono al cordoglio delle famiglie e dell’Arma dei Carabinieri. Piangiamo, oggi, due tra i nostri più cari figli di Campagna, eroi silenziosi ai quali tributiamo il nostro rispettoso e doveroso commiato».
«Francesco era un amico. Una persona straordinaria, eccezionale. Una di quelle persone che ha sempre dedicato la sua vita al sociale». Così il vice sindaco di Montesano Salentino, Alessandro Verardo, ricorda il suo amico, l’appuntato dei carabinieri Francesco Ferraro, morto nel tragico incidente avvenuto in provincia di Salerno in cui è deceduto anche il maresciallo dei carabinieri originario di Manfredonia (Foggia), Francesco Pastore. Entrambi prestavano servizio presso la stazione carabinieri di Campagna. «Francesco veniva ogni 15 giorni qui a Montesano dove vive la sua famiglia. Ogni volta era sempre disponibile per qualsiasi necessità – continua Verardo -. Abbiamo fatto insieme tantissime cose. Tantissime attività nell’ambito della protezione civile. Era un ragazzo speciale. Qui siamo una piccola comunità di 2600 anime e ci conosciamo tutti. Francesco era amato da tutti perché buono di cuore». L’appuntato aveva un fratello carabiniere, Alessandro, che presta servizio a Crotone, in Calabria, il papà è pensionato e la mamma lavora come infermiera all’ospedale di Tricase. «Un dolore enorme. Una perdita grandissima per la sua famiglia che abita ad una manciata di metri dalla mia abitazione – continua ancora il vicesindaco – e per tutta la comunità. Credeva in tutto quello che faceva».
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