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Non solo Ferrero e Bandecchi. Ora anche il Bocale vuole il marchio della Reggina

L’annuncio del presidente Cogliandro che nei mesi scorsi aveva aperto a un ingresso in società dell’attuale sindaco di Terni

Pubblicato il: 09/04/2024 – 8:03
Non solo Ferrero e Bandecchi. Ora anche il Bocale vuole il marchio della Reggina

Non solo il duo Ferrero-Bandecchi e La Fenice Amaranto Reggio Calabria (società che attualmente milita nel campionato di serie D e rappresenta la città). Ora il marchio storico della Reggina interessa anche il presidente del Bocale Filippo Cogliandro, la cui squadra milita nel campionato di Eccellenza. Intervistato da “Stadio Radio” Cogliandro ha spiegato di voler concorrere per acquisire il marchio ma non per sostituire il Bocale. Già nel settembre scorso Cogliandro era intervenuto su alcune voci circolate a Reggio Calabria riguardo a un possibile interessamento dell’attuale sindaco di Terni Stefano Bandecchi al Bocale calcio. «Se il signor Bandecchi – aveva evidenziato Cogliandro in quella circostanza – dovesse decidere di voler investire sul Bocale calcio in futuro, saremo ben lieti di valutare, vista l’importanza dell’investitore, tutto quello che potrebbe portare alla nostra società per eventuali miglioramenti».
Dunque, nella vicenda marchio, si aggiunge un nuovo capitolo che, di certo, non farà piacere alla Fenice Amaranto. Nei giorni scorsi Giuseppe Praticò, dirigente de Lfa, in merito all’interessamento di Massimo Ferrero per il marchio della Reggina, aveva detto che «Ferrero dovrebbe spiegare bene cosa fare col marchio, se appenderlo nella sua stanzetta o fare calcio. Si è parlato anche di Bandecchi, io non vorrei che si mischiasse la politica. Che vogliono fare col marchio? Con onestà intellettuale dobbiamo dire che oggi la palla ce l’ha la Lfa. La situazione più lineare sarebbe che chi rappresenta Reggio si chiami Reggina, poi la curatela manderà avanti la procedura e noi parteciperemo. Gli altri saranno sempre e solo dei disturbatori». Immediata era arrivata la replica dell’ex presidente della Sampdoria. «Quando ci sarà il bando, io ci sono – aveva detto Ferrero -. C’è un problema di debitoria Io gli darei 100 milioni, ma non ce l’ho. Qualcuno a Reggio starnazza contro me e Bandecchi? Ci divertiamo, facciamo a chi ce l’ha più duro. Sono pronto. Bisogna essere intelligenti. Dato che c’è ‘sta squadretta che hanno fatto, si facciano aiutare. Sento dire di due squadre. No, noi ne facciamo una. Dobbiamo spiegare bene ai tifosi reggini, che per adesso è tutto sterile. Io non prometto niente a nessuno. Dico solo che a Reggio ci deve stare una squadra sola. Se questi qua amano la Reggina, ci sediamo. Altrimenti sono solo chiacchiere. Se avrò la fortuna di prendere il marchio, non avrò nessun problema pure di andare con questi signori. Solo una cosa – aveva concluso Ferrero – i protagonisti sono il marchio ed i tifosi. Non sarà Ferrero e non saranno quelli che ci stanno adesso». (f.v.)

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