CATANZARO Pene per quasi 900 anni di carcere, un ergastolo, tre assoluzioni e un non doversi procedere. È quanto ha chiesto l’accusa nei confronti dei 91 imputati nel processo “Maestrale“, nato dalle maxi inchieste riunite insieme ad Olimpo e Imperium della Distrettuale antimafia di Catanzaro. Il pool antimafia, costituito dai pm Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci, Andrea Buzzelli e Irene Crea ha avanzato, davanti al giudice Agosteo, tra le condanne più pesanti, l’ergastolo per Domenico Polito (classe ’74), i trent’anni di carcere per Antonio Massimiliano Varone (cl. ’75) alias “U cagnoala”. E poi i vent’anni chiesti, invece, per Antonino Accorinti, Vincenzo Corso, Michele Galati, Antonio e Francesco La Rosa. E poi per Assunto Natale Megna, i due Mancuso Diego e Francesco. Nell’udienza di oggi hanno concluso anche le parti civili, con l’avvocato Michele Gigliotti che rappresenta i due medici Francesco Tiburzio Massara e Francesco Talarico; l’avvocato Francesco Mazza per “TT Hotels”, società che gestisce il “Tui Magic Life” di Pizzo, e poi diversi Comuni che si erano costituiti parte civile.
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x