SOVERIA MANNELLI Un progetto per il futuro della Calabria con l’Europa come sfondo ma anche come obiettivo, puntando sul rilancio delle aree interne, sulla mobilitazione contro l’autonomia differenziata e su una rinnovata alleanza con le altre forze progressiste. Critica e anche proposta dalla Conferenza programmatica regionale di Soveria Mannelli, che per il Pd della Calabria dovrà essere il primo passo per costruire l’alternativa al centrodestra di Roberto Occhiuto e della premier Giorgia Meloni.
Sanità, transizione ecologica e digitale, il lavoro da declinare con un piano straordinario, il ruolo centrale dei Comuni da rafforzare sul piano della capacità amministrativa, lotta alla ‘ndrangheta: idee emerse dai cinque tavoli tematici nei quali si è strutturata la convention dem, che è servita a ricreare uno spirito di comunità forse smarrito negli ultimi anni. Idee frutto del confronto con gli amministratori in trincea, con le forze economiche e sociali della Calabria e anche con il mondo delle imprese, simboleggiate dal “padrone di casa” Emilio Leo, il titolare dell’omonimo Lanificio che è al tempo stesso tradizione e innovazione, attuate proprio a Soveria Mannelli, il claim e la forza dell’area interna che per il Pd – per dirla con le parole usate ieri dal segretario regionale Nicola Irto – «oggi è il simbolo della rinascita e delle resistenza». Resistenza al centrodestra, che i democrat accusano – l’hanno sottolineato con veemenza tutti i big nazionali intervenuti come ospiti (e non solo), dal capogruppo al Senato Francesco Boccia al presidente di Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, dalla giornalista Lucia Annunziata alla vicepresidente dell’Europarlamento Pina Picierno – di voler «spaccare l’Italia e voler lasciare indietro il Mezzogiorno con l’autonomia differenziata»: attacchi alla Lega di Salvini, alla premier Meloni e anche al presidente della Regione Occhiuto, ma non manca anche chi fa autocritica per quel “peccato originale” commesso dal centrosinistra con la riforma del Titolo V.
Lo riconosce lo stesso Decaro che però poi rafforza gli strali contro l’autonomia differenziata della Lega che – rimarca – «è una sciagura, lo è già nel mettere insieme le parole autonomia e differenziata». «E’ paradossale che in una fase in cui si punta all’unità dell’Europa la destra italiana va avanti su un disegno che nasconde una secessione del Paese», aggiungono poi gli altri big intervenuti alla Conferenza programmatica. Che è stata anche una “finestra” sulle Europee, una vetrina per i candidati come Lucia Annunziata, che sarà capolista nel collegio Sud e ieri ha fatto il suo esordio nella nostra regione, oltre agli stessi Decaro e Picierno che invece sono una presenza fissa in Calabria. Perché la convention di Soveria Mannelli è fatta di contenuti e proposte ma è anche – comprensibilmente – lancio elettorale, per un Pd che si gioca tantissimo in Europa come in Italia come in Calabria. «L’Unione europea entra in tutte le nostre case e in tutte le nostre vite, per questo l’appuntamento con le elezioni di giugno è decisivo», ricorda la Picierno.
Resta ancora da capire il contributo che il partito calabrese porterà alla causa (e alla lista) comunitaria in termini di candidature: domani in direzione nazionale potrebbe esserci qualche novità in questo senso mentre si rincorrono voci su possibili nomi da far scendere in campo per la corsa a Bruxelles, dal consigliere regionale Ernesto Alecci all’ex portavoce delle “Sardine” Jasmine Cristallo al docente universitario Gianluca Passarelli. Si vedrà, intanto da Soveria Mannelli si lancia la sfida anche per le Amministrative (tra gli interventi anche il candidato sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo), Amministrative che saranno un “laboratorio” anche per rafforzare quel campo largo progressista – l’alleanza tra Pd, M5S e Sinistra Italiana – che in Calabria sembra avere più gambe e quindi più sprint che nel resto del Paese. Irto rimarca «la necessità di costruire una alleanza delle forze progressiste in alternativa al centrodestra», ed è un invito che viene raccolto – con toni diversi ma viene raccolto – sia da Anna Laura Orrico, parlamentare e coordinatrice regionale del M5S, sia da Fernando Pignataro, segretario di Sinistra Italiana, intervenuti alla Conferenza regionale democrat. Non era scontato ma è forse questo il dato politico più significativo di una convention che comunque trasmette il messaggio di un Pd che prova a scrollarsi di dosso vecchie ma ancora presenti incrostazioni, vecchi ma ancora presenti fardelli, vecchie ma ancora presenti incomprensioni e divisioni. «Dobbiamo lavorare insieme», sottolinea Decaro nel suo intervento finale nel quale commuove la platea ricordando le parole di Enrico Berlinguer “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme”. Parole che diventano i titoli di coda della Conferenza programmatica: saranno anche i titoli di apertura del futuro Pd della Calabria? (a.cantisani@corrierecal.it)
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