SERRA SAN BRUNO I carabinieri della compagnia di Serra San Bruno e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione delle misure interdittive emesse dal Gip del Tribunale di Vibo su richiesta del procuratore Camillo Falvo e del sostituto co-titolare delle indagini nei confronti di due dirigenti della Regione Calabria e due funzionari dell’Arpacal sospesi dal servizio per un mese.
Il provvedimento riguarda l’indagine che lo scorso mese di marzo (qui la notizia) ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli stessi dirigenti e funzionari regionali che – a vario titolo – concedevano e agevolavano l’aumento del quantitativo di rifiuti in ingresso nell’impianto di compostaggio di Vazzano, in provincia di Vibo Valentia, favorendo una serie di attività illecite.
Le misure interdittive disposte dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Barbara Borelli, interessano l’ingegnere Gianfranco Comito, 66 anni, di Vibo Valentia, direttore generale del Dipartimento “Ambiente e Territorio” della Regione Calabria ed in passato anche consigliere comunale a Vibo Valentia con il Psi; Vincenzo De Matteis, 51 anni, di San Fili (Cs), dipendente della Regione Calabria; Franco Dario Giuliano, 58 anni, di Ricadi (VV), funzionario dell’Arpacal di Vibo Valentia; Nicola Anselmo Ociello, 57 anni, di Vibo Valentia, funzionario dell’Arpacal.
Rifiuti e inquinamento: l’impianto di Vazzano e le criticità «non comunicate in tempo» alla Regione
x
x