RIACE Si è detto molto contento della candidatura di Ilaria Salis e, questa mattina, ha ufficialmente lanciato la sua candidatura a sindaco di Riace. Mimmo Lucano parlando con la stampa è, come al solito, un fiume di emozioni e di parole, e non nasconde una certa soddisfazione per come le cose siano andate negli ultimi mesi. «Il clima del sospetto, creare storie giudiziarie per infangare, per mettere dei sospetti, significa contrastare, nelle loro intenzioni, le idealità che sono state alla base di quello che abbiamo fatto negli anni scorsi. E questa candidatura, forse, non è un caso». Poi l’annuncio di Lucano, dopo le intenzioni già emerse nelle scorse settimane: «Concorro sia per il Parlamento europeo, ma anche per la carica di sindaco di Riace. Mi dà una forte spinta emozionale il fatto che tutto sia arrivato in poco tempo». «Il mio rapporto, lo dico sempre, con la politica è stato sempre su basi emozionali – ha sottolineato – voglio rincorrere ideali, non altro, quelli dell’uguaglianza, dell’umanità, del rispetto dei diritti umani e anche di sentire le oppressioni, le repressioni di chi subisce questa privazione dei diritti. È più forte di noi: non riusciamo a reprimere questo istinto».
Poi spazio alla candidatura di Ilaria Salis con “Alleanza Verdi Sinistra”. «Quando l’ho saputo, ho da subito condiviso. Sono contento, orgoglioso. Due “fuorilegge” così, continuiamo il senso dell’impegno politico a difesa dei diritti. Quelle immagini arrivate per televisione, con le catene, hanno avuto un effetto impressionante. Alla fine, chi è Ilaria Salis? Un antifascista, come prevede la Costituzione, si batte per gli ideali delle politiche come me. Sono orgoglioso di condividere questa esperienza, e di lasciare sempre aperto lo spazio, nel suo caso, alla libertà. Lei è una combattente per la libertà». «Anche il mio percorso è stato, per alcuni aspetti, simile. Poi finalmente, dopo tanti anni, siamo usciti fuori dal tunnel e le motivazioni che proprio in questi ultimi giorni sono arrivate, mi hanno dato il senso totale della riabilitazione, soprattutto sul piano morale, che era quello che io cercavo».
Presente a Riace anche il padre di Ilaria Salis, Roberto. Sono molto contento di essere qui, mi ha fatto molto piacere incontrare Mimmo Lucano che non avevo ancora avuto il piacere e l’onore di conoscere. Credo che anche qui, dove non è candidata Ilaria, sia importante che si lavori per raccogliere delle firme anche a favore della situazione di Ilaria perché comunque la raccolta di questi voti è importante per raggiungere il quorum». A proposito di Ilaria, il padre ha spiegato: «Ilaria l’ho sentita ieri, mi ha dato alcune parole da condividere con i partecipanti al concerto del Primo Maggio a Taranto dove sono stato ieri. Lei sta bene, molto motivata e finalmente inizia a vedere un po’ di luce che inizia a balenarsi in fondo al tunnel. Questa luce, però, deve essere tenuta ancora più viva con un fiammifero che ciascuno deve accendere se ritiene di dare solidarietà a Ilaria».
Le intenzioni, dunque, sono quelle di trasformare la vicenda di Ilaria Salis in qualcosa di costruttivo in Europa per la tutela dei diritti fondamentali. «Quello che è accaduto a Ilaria non deve accadere più a nessuno in Europa e, soprattutto, devono cessare certe situazioni di soprusi nell’ambito dei paesi membri della Comunità Europea». E quando gli chiedono se si è sentito abbandonato dallo Stato, ha risposto: «Diciamo che ho visto pochi risultati dall’opera diplomatica dello Stato italiano». (m.r.)
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