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Dal 22 al 24 maggio all’UniRc l’edizione 2024 del Simposio Internazionale Networks, Markets & People

Il Rettore Giuseppe Zimbalatti: «L’Università riafferma la propria centralità nel dialogo tra i paesi del Mediterraneo»

Pubblicato il: 31/05/2024 – 13:37
Dal 22 al 24 maggio all’UniRc l’edizione 2024 del Simposio Internazionale Networks, Markets & People

REGGIO CALABRIA Ha avuto luogo dal 22 al 24 maggio all’Università Mediterranea di Reggio Calabria il Simposio Internazionale Networks, Markets & People (NMP) . Oltre 350 articoli presentati, 45 sessioni scientifiche (articolate in Thematic Sessions e Focus Sessions), 12 eventi speciali, che hanno coinvolto oltre mille studiosi, molti dei quali in arrivo da 20 Paesi di tutto il pianeta. Questi i numeri di un appuntamento di studi unico nel suo genere, che ogni due anni fa convergere, in questa città del Mezzogiorno, numerosi ricercatori e accademici di levatura internazionale.Tra i suoi obiettivi – ormai dal 2014 -, grazie al supporto e all’impegno di numerose società scientifiche, promuovere il dibattito interdisciplinare e accompagnare il trasferimento al territorio dei risultati della ricerca sullo sviluppo sostenibile. L’Università Mediterranea rivendica peraltro una centralità sullo scacchiere universitario euromediterraneo che guardi non più verso un Maghreb rispetto al quale  il Mezzogiorno assumerebbe il ruolo di una sorta di “Nord” più sviluppato, ma piuttosto a inedite sinergie tra Est e Ovest d’Europa focalizzate sulla ricerca e sull’approfondimento di vari temi che sono al centro del dibattito scientifico internazionale.

«L’Università riafferma la propria centralità»

«L’Università Mediterranea, attraverso NMP, continua a offrire il proprio significativo contributo al dibattito scientifico internazionale – dichiara il Rettore Giuseppe Zimbalatti – e riafferma la propria centralità nel dialogo tra i Paesi del Mediterraneo».
Francesco Calabrò, direttore scientifico del Simposio NMP, rimarca quanto sia stata certosina l’opera di preparazione della “tre giorni” di studi e confronto in riva allo Stretto. «Le trasformazioni urbane, lo sviluppo delle aree interne, la valorizzazione del patrimonio culturale, la transizione ecologica e digitale sono state il “core” della nostra ‘tre giorni’ di studi – afferma il docente di Estimo del Dipartimento DICEAM (Ingegneria civile, energia, ambiente e materiali) dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria –. Alla promozione nuove generazioni è dedicato il conferimento di due premi: l’ “Edoardo Mollica” destinato a giovani ricercatori e il “Valeria Morabito”, riconoscimento per giovani ancora in formazione. La cerimonia d’apertura, col tributo a Roberto Camagni portato dal panel internazionale di keynote speakers, ha tracciato gli orizzonti della ricerca in questi settori». Nell’intensa sequenza di sessioni di lavoro, tre i momenti-chiave. Il Tavolo nazionale del Turismo culturale promosso da ICOMOS Italia e ICOMOS Internazionale, tra la promozione dei territori turisticamente periferici e il sovraffollamento turistico dei luoghi più visitati. Un secondo “zenit” ha riguardato il progetto d’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa sul Paesaggio culturale bizantino nelle aree interne del Mediterraneo. Non è mancato inoltre un approccio scientifico agli effetti generati dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto: focus promosso dal DICEAM sulle ricadute dell’infrastruttura sul mercato immobiliare di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria.

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