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Antoniozzi: «Loizzo ed io entrambi coerenti»

Paride Leporace: «Non vedo distonie e daltonismi, men che meno elogi a Simona Loizzo»

Pubblicato il: 22/06/2024 – 17:42
Antoniozzi: «Loizzo ed io entrambi coerenti»

«Egregio Direttore, stamani il suo giornale mi cita, a proposito dell’autonomia differenziata, scrivendo che ho votato a favore “senza alcun afflato” e tirando addirittura in ballo mio padre Dario e i consigli che avrebbe potuto darmi. È una sorta di surrettizia accusa che accetterei (ovviamente non condividendola per niente) se lo stesso articolista successivamente non elogiasse una collega parlamentare per lo stesso voto a favore. Mi sembra una cosa alquanto distonica. O siamo entrambi “traditori”, come ci chiama il prode De Luca, oppure, com’è naturale, siamo stati entrambi coerenti, essendo parlamentari di una identica coalizione. Pur non volendo entrare nel merito, sarebbe utile che oltre all’elenco di tutti noi parlamentari del sud che abbiamo votato il provvedimento che De Luca prima invocava e oggi contesta, si pubblicassero i nomi dei parlamentari e ministri calabresi che l’Autonomia la misero in Costituzione e oggi la contestano. Ma anche questo resta un mistero». Così il deputato di FdI, Alfredo Antoniozzi, in risposta all’articolo pubblicato oggi sul Corriere della Calabria.

A stretto giro anche la controreplica di Paride Leporace:

«Egregio onorevole Antoniozzi,
apprezzo molto la sua civile onestà politica di interloquire con chi commenta argomentando, virtù non tanto in auge in questo triste tempo differenziato.
Stando al punto, non vedo da parte mia distonie e neanche daltonismi, men che meno elogi di Simona Loizzo che lei non cita come si fa con gli avversari.
Caro Antoniozzi, forse lei avrà votato per disciplina di partito come a volte accadeva ai democristiani, ma forse non l’ha ben spiegato. Lasci almeno al notista la libertà di considerare che a lei è capitato di andare per strade di autonomia locale ben diverse da quelle di suo padre Dario.
Poi, come ben sa, spesso si cambia. Guardi Luciano Violante che ci dice in queste ore che la riforma del Titolo V del 2001 «è stata fatta maluccio, io c’ero, allora ero d’accordo, sbagliando, quindi penso di poterlo dire».
Magari, tra qualche anno, anche lei, potrebbe dire ho sbagliato a votare l’autonomia differenziata.
Con simpatia
P. L.».

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