CROTONE Non si sono ancora concluse le ricerche, avviate, in Italia e all’estero, da parte del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri per individuare discariche attrezzate per lo smaltimento di Tenorm con matrice di amianto. Lo rende noto il commissario delegato per la bonifica di Crotone, Emilio Errigo. Errigo ha diffuso una nota “al fine di evitare interpretazioni personali e comunicazioni erronee, potenzialmente dannose, fornite agli organi di informazione”. I rifiuti di cui parla Errigo sono quelli che non sono stati definiti nella Conferenza dei servizi decisoria del 26 giugno scorso. Quasi 400.000 tonnellate di veleni che, oltre alla componente di amianto, presentano una percentuale di radioattività. Nella conferenza dei servizi, invece, affrontato il problema dello smaltimento di 700.000 tonnellate di rifiuti che non hanno la matrice di amianto. E’ stato proposto che quelli più pericolosi saranno ospitati nella discarica privata di Columbra e la restante parte, non pericolosa, sarà allocata fuori dei confini della Calabria. In molti a Crotone hanno pensato che il proposito di non prendere decisioni sulla parte dei veleni più pericolosi, fosse legata al fatto che Eni Rewind da sempre propone la realizzazione di una discarica di scopo all’interno del sito dell’ex Pertusola sud. A più riprese è stato detto da Eni Rewind, e in convegni dove era anche presente Errigo, che non ci sarebbe in Italia e all’estero la disponibilità di discariche per ospitare la qualità e la quantità di Tenorm con matrice d’amianto attualmente stipata nella discarica fronte mare. Errigo, con la nota di oggi, chiarisce che la ricerca che stanno effettuando i militari della sezione Forestale dei carabinieri non è stata ancora conclusa. Secondo Errigo, quindi, da questa ricerca potrebbe arrivare la gradita sorpresa che in Italia e all’Estero vi siano discariche con il codice Cer per accogliere Tenorm con matrice di amianto. Sarebbe una gradita sorpresa, ma metterebbe in difficoltà i soggetti che, sino ad oggi, si sono stracciate le vesti per sostenere il contrario. “Ad oggi, – scrive Errigo – sono ancora in corso di svolgimento le puntuali e importanti attività informative di verifica richieste da questa realtà Commissariale sul possibile destino, in Italia o all’estero, di quei rifiuti pericolosi e tossici, abbancati ed esposti ad ogni avversa condizione metereologica, a ridosso del mare, da oltre 30 anni”. “Questa informativa, formulata all’Arma dei Carabinieri, – scrive Errigo – fa seguito e integra, altre specifiche e reiterate attività informative, già richieste e riscontrate nei mesi scorsi, da parte di Eni Rewind S.p.A. e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ISPRA -SNPA) – attraverso il Centro Nazionale Rifiuti e dell’Economia Circolare”. Concludendo, Errigo scrive: “Queste concrete azioni amministrative e operative, sono finalizzate alla risoluzione della storica problematica ambientale con seri riflessi per la salute pubblica, riguardanti le aree territoriali, marittime e portuali rientranti nel SIN di Crotone e rappresentano, la realtà attuale, scevra da proclami e affrettate e improprie conclusioni”. Al di la dei chiarimenti di Errigo resta il problema dello smaltimento del Tenorm con matrice di amianto e non è stato chiarito come si farà a realizzare l’intervento per il trasferimento delle 700.000 tonnellate di scorie, lasciando da parte le circa 400.000 tonnellate di Tenorm con matrice di amianto. L’intervento si realizzerà in tempi diversificati?
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