CATANZARO La Cassazione ha annullato l’ordinanza cautelare nell’interesse del presunto boss Francesco Bruno. Accolto il ricorso degli avvocati Salvatore Staiano ed Antonio Lomonaco. Secondo la Dda di Catanzaro Bruno sarebbe il capo dell’omonimo clan operante nei territori di Vallefiorita, Amaroni, Squillace ed aree limitrofe coinvolto nell’inchiesta Scolacium. Con il blitz eseguito all’alba dei mesi scorsi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro, in carcere sono finite 19 persone su ordine del gip distrettuale. Il Tribunale della Libertà aveva confermato l’ordinanza cautelare lasciando in carcere il presunto boss Bruno, ma oggi la Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso depositato dagli avvocati Salvatore Staiano ed Antonio Lomonaco annullando l’ordinanza coercitiva e ordinando un nuovo giudizio.
x
x