VIBO VALENTIA Musica sulla ‘ndrangheta e “santini” religiosi da utilizzare dentro il carcere. Un uso strumentale della cultura religiosa e musicale ormai diventato un leitmotiv della ‘ndrangheta in cerca di un’identità propria. Dai Tik-Tok alle filastrocche, dai battesimi ai riti, nelle inchieste della Dda i magistrati versano fiumi di inchiostro sui tentativi della criminalità di sfruttare elementi della cultura calabrese e trasbordarli nel sottomondo ‘ndranghetista. Come emerge, ad esempio, dall’operazione “Habanero“ contro la ‘ndrangheta delle Preserre. Francesco Capomolla, cugino dei Maiolo e presunto «braccio armato» del locale di Ariola, avrebbe cercato più volte di farsi portare dentro il carcere santini religiosi e, soprattutto, cd sulla ‘ndrangheta, indicando anche il luogo dove acquistarli: il mercato di Vibo.
Recluso per l’operazione del 2011 “Luce nei boschi”, Capomolla viene registrato dagli investigatori in alcuni dei suoi colloqui all’interno del carcere. Dal cugino dei Maiolo arrivano richieste specifiche: cd e santini che gli interlocutori avrebbero dovuto rimediare e portare, in qualche modo, dentro l’istituto penitenziario. In particolare, alcune cassette intitolate «‘ndrangheta 1, ‘ndrangheta 2, ‘ndrangheta 3, ‘ndrangheta 4», ma anche «onorata società», oltre ad immagini «del Signore», della Madonna di Medjugorje e di Fatima. «Vedi – afferma il detenuto – che ci sono tutte quelle cassette e pure un’altra cassetta, ci sono quelle cassette che c’è scritto onorata società. Mi prendi i cd, mi compri i cd». Veri e propri album musicali dedicati alla ‘ndrangheta che Capomolla ascoltava già in tempi di libertà tramite le più classiche “cassette”, che tuttavia avrebbero avuto difficoltà a far entrare nel carcere. «Me li devi comprare nuovi perché altrimenti non entrano».
Per acquistare le canzoni sulla criminalità organizzata calabrese basterebbe recarsi, come indica Capomolla, al mercato di Vibo. In particolare «a quella bancarella là a Vibo, là dove fanno il mercato», dove si troverebbe «un camion che vende proprio tutti i tipi di cd». Una spasmodica ricerca di immagini sacre e canzoni calabresi emersa anche da altre intercettazioni telefoniche, con il cugino e presunto boss Angelo Maiolo «incaricato dal detenuto di procurargli un lettore cd da utilizzare per ascoltare delle canzoni calabresi». Particolare attenzione viene poi data ai “santini”: «Non ti dimenticare di mandarmi che è importante, le immagini che ti ho richiesto …mettimene un bel po’…del Sacro Cuore e un bel po’ di quelle di Medjugorje e di Fatima». Canzoni e figure sacre solitamente utilizzati nei riti della ‘ndrangheta, soprattutto in quelli di affiliazione che spesso avvengono all’interno del carcere. Lo stesso Capomolla avrebbe presenziato a uno di questi riti durante la detenzione, quando a ricevere la dote di “trequartino” fu l’esponente del clan di Oppido Mamertina Diego Zappia. (Ma.Ru.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x