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Poste Italiane nel Sud Italia, impatto sul Pil da 450 milioni di euro

Le sedi coinvolte nel Mezzogiorno sono 1.493: 387 in Calabria

Pubblicato il: 04/08/2024 – 18:22
Poste Italiane nel Sud Italia, impatto sul Pil da 450 milioni di euro

ROMA Le attività di Poste Italiane nel Sud Italia (Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia) hanno generato nel 2023 impatti positivi, diretti e indiretti, per 450 milioni di euro di prodotto Interno lordo, con oltre 8.300 posti di lavoro e 232 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impegnati nel sistema economico del territorio. Numeri in crescita rispetto all’anno precedente che confermano la capacità dell’azienda di generare valore per le comunità locali e per l’intero sistema produttivo dell’area. Con 129.243 dipendenti, Poste si conferma il più grande datore di lavoro in Italia e anche al Sud, dove il gruppo impiega direttamente 31.065 e indirettamente 8.320 persone, per un totale di quasi 40.000 addetti. In Campania la rete fisica di Poste Italiane è sempre più parte integrante del tessuto economico e sociale e può contare su 951 uffici postali, 747 ATM Postamat, 124 Centri di distribuzione, 2351 Punto Poste e 59 Locker. Determinante anche l’impatto economico, sociale e ambientale del Progetto Polis – Casa dei servizi di cittadinanza digitale, promosso da Poste Italiane con il governo, che punta a semplificare la vita dei cittadini nei centri più piccoli e meno raggiungibili portando in 7.000 comuni con meno di 15.000 abitanti i servizi della pubblica amministrazione. Grazie ad una dotazione tecnologica all’avanguardia, negli uffici postali interessati si possono richiedere documenti di identità, certificati anagrafici, certificati giudiziari, certificati previdenziali, servizi alle regioni e altri documenti. Le sedi coinvolte nel Mezzogiorno sono 1.493: 465 in Campania, 387 in Calabria, 325 in Sicilia, 190 in Puglia, e 126 in Basilicata.  Nell’ambito di Polis, Poste Italiane sta dando vita alla più grande rete nazionale di spazi di lavoro condivisi dedicati ad aziende, organizzazioni e liberi professionisti. L’intervento è realizzato nell’ambito di “Spazi per l’Italia”, il piano che mette a disposizione aree di lavoro moderne e attrezzate, utilizzabili in maniera flessibile, ed è parte del progetto Polis, ideato con l’intento di promuovere la coesione sociale e ridurre il digital divide tra grandi e piccoli centri. Sono 68 le aree di co-working previste al Sud: 25 in Campania, 15 in Puglia, 13 in Calabria, 11 in Sicilia e 4 in Basilicata. 

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