ROMA 148 denunce per borseggi e furti in 20 anni per un cumulo di 30 anni di carcere che forse Ana Zahirovic non sconterà. “Lady scippo”, così è stata ribattezzata la borseggiatrice rom di origine croata, ieri è stata trasferita dai carabinieri a Rebibbia ma potrebbe tornare a casa già nelle prossime ore. «Ana è stata messa dietro alle sbarre con una figlia di 3 mesi che sta ancora allattando. Ci sono tutti i presupposti per chiedere il differimento della pena». Così a Repubblica uno dei legali che in passato ha seguito la 31enne. Il codice, infatti, prevede il differimento dell’esecuzione penale per le donne incinte o con figli con meno di un anno. Ed è la norma, a tutela dei minori, che garantisce la libertà a molte borseggiatrici nonostante i continui arresti.
Quella di maggio per Ana Zhirovic è la decima gravidanza portata a termine. Il primo figlio – scrive ancora Repubblica – ancora minorenne, è nato quando la donna non aveva nemmeno compiuto 18 anni. Dopo di che la 31enne, che vive nel campo rom di Castel Romano, ha alternato la sua esistenza tra parti a intervalli regolari, scippi e arresti, riuscendo sempre a evitare in questo modo il carcere. Il primo furto risale a 20 anni fa, quando Ana era ancora una bambina. Dopo di che altri 147 casi. La maggior parte a Roma, ma anche a Milano e a Brescia, dove era stata molto attiva fino al 2014.
x
x