ROMA «In quei mari e in quei deserti mortali, i migranti di oggi non dovrebbero esserci, e ce ne sono purtroppo. Ma non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che otterremo questo risultato. Lo otterremo invece ampliando le vie di accesso sicure e regolari per i migranti, facilitando il rifugio per chi scappa da guerre, violenze, persecuzioni e dalle tante calamità; lo otterremo favorendo in ogni modo una governance globale delle migrazioni fondata sulla giustizia, sulla fratellanza e sulla solidarietà. E unendo le forze per combattere la tratta di esseri umani, per fermare i criminali trafficanti che senza pietà sfruttano la miseria altrui». Così Papa Francesco nella meditazione di oggi nell’udienza generale in Piazza San Pietro, incentrata sul tema “mare e deserto”. «Pensate a tante tragedie di migranti, quanti muoiono nel Mediterraneo, pensate a Lampedusa, Crotone, quante cose tristi», ha concluso. (askanews)
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