COSENZA Un Cosenza ancora una volta generoso e propositivo ma meno brillante delle prime due uscite di campionato, pareggia 0 a 0 in casa contro lo Spezia e fa un piccolo passo avanti in classifica. Una partita giocata dai silani con solito piglio aggressivo ma con meno incisività sotto porta.
Prima della gara deposti sotto il settore di curva due mazzi di fiori in ricordo di Ilaria Mirabelli e Luca Spinelli, tifosi rossoblù scomparsi di recente. “Dagli spalti alle stelle, eterno il tuo sorriso…Ciao Ilaria”, lo striscione in curva Catena dedicato alla 38enne morta in un incidente stradale domenica scorsa. “Ciao Spino ultrà vero anche in cielo”, quello in curva Bergamini.
Alvini cambia due centrali su tre rispetto a Mantova, ripropone Camporese al centro della difesa, al suo fianco Venturi e Caporale. In mezzo al campo torna Charlys, sugli esterni Ciervo e D’Orazio. Solito due offensivo Mazzocchi-Fumagalli. Lo Spezia di D’Angelo scende in campo con il 3-5-2, in avanti si affida a Soleri e Di Serio.
Cosenza subito aggressivo in apertura, ma al 10’ arriva uno strano episodio: l’arbitro Di Marco fischia uno strano calcio di rigore per lo Spezia per un contatto tra D’Orazio ed Elia in area. Dopo circa due minuti, però, il Var avvisa il direttore di gara che se contatto c’è stato è avvenuto fuori area. Sul conseguente calcio di punizione Micai respinge il tiro dello specialista Salvatore Esposito. Pericolo scampato per i Lupi. Al 17’ esce Elia per infortunio, al suo posto Vignali. Col passare dei minuti, anche a causa del terreno di gioco ancora una volta in non perfette condizioni, il Cosenza fatica ad imporre il proprio ritmo. Meglio gli ospiti che con il loro pressing alto creano qualche difficoltà di troppo ai silani. Ci pensa Fumagalli al 31’ a svegliare i rossoblù con la sua specialità: botta da quasi trenta metri e grande respinta di Sarr. Un minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio di punizione procurato e battuto ancora da Fumagalli, Caporale si trova tra i piedi la palla del vantaggio, ma la sua conclusione da centro area termina di poco alta. La sfida adesso è bella e più intensa, tanti i capovolgimenti di fronte. Al 35’ Fumagalli sfiora l’autogol dopo un calcio d’angolo battuto dallo Spezia: traversa clamorosa.
A inizio ripresa il Cosenza commette numerosi errori in fase di palleggio, cerca poco Ciervo e Mazzocchi e Fumagalli sono troppo isolati. Al 55’ uno squillo di Fumagalli da fuori trova la respinta in angolo di Sarr, ma il gioco viene fermato per fuorigioco di Kouan. Entrano Ricciardi e il neo rossoblù Sankoh (che indossa la 9) al posto di D’Orazio e Mazzocchi. Ma sono i liguri a rendersi pericolosi, ancora su calcio d’angolo: battuta di Esposito, colpo di testa sul primo palo di Soleri e parata salva risultato di Micai. Il Cosenza in questa fase non riesce più a salire e lo Spezia penetra con maggiore facilità nella difesa di casa. Al 69’ però la squadra di Alvini si sveglia improvvisamente. Azione prolungata sulla sinistra, Ciervo si accentra e calcia in porta, il suo tiro deviato arriva a centro area sui piedi di Kouan che a botta sicura trova la deviazione decisiva di un difensore dello Spezia.
Dentro per i Lupi anche Josè Mauri e Rizzo Pinna, fuori Florenzi e Kouan. D’Angelo risponde levando dal campo Soleri e Nagy per Bandinelli e Francesco Esposito. Il Cosenza con i cambi sembra avere nuove energie: al 77’ Rizzo Pinna da fuori area trova l’incrocio ma anche la risposta di Sarr che devia in calcio d’angolo. La pressione dei Lupi cresce, spinti anche da un Alvini scatenato in panchina. All’88 Rizzo Pinna su calcio di punizione dal limite manda la palla fuori di mezzo metro. Al 90’ l’occasione più nitida del match capita sui piedi dell’uomo più atteso della serata (quantomeno per iniziare a saggiarne il valore), Sankoh: cross praticamente perfetto di Ricciardi per il numero 9 olandese che da posizione invidiabile manda incredibilmente fuori. È l’azione che spegne i Lupi e chiude la partita. Ora dal ds rossoblù Gennaro Delvecchio si attendono gli ultimi colpi di mercato in grado di fornire maggiore qualità a una squadra priva di almeno un elemento di esperienza e qualità per reparto, soprattutto in attacco. (fra.vel.)
COSENZA (3-4-1-2): Micai 6.5; Venturi 6, Camporese 6, Caporale 6; Ciervo 6, Charlys 6, Florenzi 6 (20′ st Mauri 5.5), D’Orazio 5.5 (15′ st Ricciardi), Kouan 6 (21′ st Rizzo Pinna 6), Fumagalli 6 (42′ st Zilli sv), Mazzocchi 5 (15′ st Sankoh 5.5). In panchina: Baldi, Vettorel, Cimino, Martino, Dalle Mura, Kourfalidis, Hristov A.. Allenatore: Alvini 6
SPEZIA (3-5-2): Sarr 6; Wisniewski 6, Mateju 6, Bertola 6; Elia sv (18′ pt Vignali 6), Nagy 6 (21′ st Esposito F. 6), Esposito S. 6, Cassata 6 (35′ st Falcinelli 5), Aurelio 6; Di Serio 6 (35′ st Candelari 5), Soleri 6 (21′ st Bandinelli 5.5). In panchina: Mascardi, Ferrer, Degli Innocenti, Reca, Benvenuto, Hristov P., Giorgeschi. Allenatore: D’Angelo 6
ARBITRO: Di Marco di Ciampino 6
NOTE: serata nuvolosa, terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori: 8006 di cui 53 ospiti. Ammoniti D’Orazio, Mateju, Charlys, Cassata, Esposito S.. Angoli: 5 a 6. Recupero: 2′ e 4′.
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