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il caos all’ospedale di cosenza

«Annunziata patrimonio di tutti, non diventi bersaglio di battaglie politiche». Nota dei direttori di dipartimento

«La carenza di personale sovraccarica gli operatori con elevate condizioni di stress da lavoro, che costringono qualcuno a buttare la spugna»

Pubblicato il: 30/08/2024 – 20:36
«Annunziata patrimonio di tutti, non diventi bersaglio di battaglie politiche». Nota dei direttori di dipartimento

COSENZA I direttori di Dipartimento dell’Azienda ospedaliera di Cosenza intervengono a difesa dell’ospedale che «è un patrimonio di tutta la città di Cosenza e dell’intera regione Calabria, per la elevata qualità e specializzazione delle prestazioni erogate».    
La nota è firmata da Francesco Zinno, Bruno Nardo, Luigi Marafioti, Pino Pasqua, Gianfranco Scarpelli, William Auteri, Filippo Fimognari, Francesco Intrieri e Filomena Panno.
«L’ospedale – scrivono i nove direttori – non può diventare oggetto di scorribande e battaglie politiche elettorali , in quanto, alla fine, le conseguenze ricadranno sui cittadini e tutti i pazienti. Con estrema difficoltà, tenuto conto della situazione in cui è stato lasciato il nostro ospedale che dal 2018 ha avuto una gestione fallimentare e disastrosa,  solo negli ultimi diciotto mesi, con la gestione del direttore De Salazar (nella foto, ndr),  finalmente, si intravedono atti concreti e lungimiranti di riorganizzazione».
«Purtroppo – aggiungono – con eccessiva facilità ci si dimentica che la regione Calabria e la nostra Azienda, devono rispettare un gravoso Piano di rientro che non permette di operare con razionalità e nel contempo, realizzare tutto quello di cui ci sarebbe bisogno, dovendo rispettare i vincoli perentori dei tetti di spesa. Il presidente Occhiuto sta sollecitando i ministeri e l’intero Governo a considerare le gravi difficoltà della sanità in Calabria, costretta a rispettare vincoli e obblighi di legge nonostante da 15 anni, per effetto del commissariamento non si adeguano le dotazioni organiche e non si riescono a completare gli adeguamenti strutturali e tecnologici, mentre nelle altre Regioni si sono fatti passi da giganti».
Secondo i nove direttori di dipartimento dell’Annunziata «è evidente che la carenza di personale sta sovraccaricando tutti gli operatori sanitari con elevate condizioni di stress da lavoro, che costringono qualcuno a buttare la spugna ed a dimettersi».
I direttori di Dipartimento «rigettano qualsiasi strumentalizzazione e ritengono non sia giusto e corretto delegittimare il lavoro svolto in Ospedale, da tutti gli operatori sanitari, con grande sacrificio.  Tutti i cittadini e le istituzioni devono collaborare insieme per favorire la crescita del nostro ospedale e garantire le migliori prestazioni ai cittadini. Nonostante tutto, l’ospedale di Cosenza continua a dare risposte a tutti i bisogni gravi e concreti. Certamente le criticità nel Pronto Soccorso ormai riscontrabili in tutte le regioni sono da attribuire alla mancanza di un efficace filtro territoriale ed all’impossibilità di garantire i setting assistenziali ai pazienti che in modo inappropriato, ancora, accedono in ospedale. Siamo fiduciosi che questo appello venga accolto da tutti a difesa dell’ospedale al fine di dare un’ immagine di fiducia e credibilità» concludono Zinno, Nardo, Marafioti, Pasqua, Scarpelli, Auteri, Fimognari, Intrieri e Panno.

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