COSENZA I direttori di Dipartimento dell’Azienda ospedaliera di Cosenza intervengono a difesa dell’ospedale che «è un patrimonio di tutta la città di Cosenza e dell’intera regione Calabria, per la elevata qualità e specializzazione delle prestazioni erogate».
La nota è firmata da Francesco Zinno, Bruno Nardo, Luigi Marafioti, Pino Pasqua, Gianfranco Scarpelli, William Auteri, Filippo Fimognari, Francesco Intrieri e Filomena Panno.
«L’ospedale – scrivono i nove direttori – non può diventare oggetto di scorribande e battaglie politiche elettorali , in quanto, alla fine, le conseguenze ricadranno sui cittadini e tutti i pazienti. Con estrema difficoltà, tenuto conto della situazione in cui è stato lasciato il nostro ospedale che dal 2018 ha avuto una gestione fallimentare e disastrosa, solo negli ultimi diciotto mesi, con la gestione del direttore De Salazar (nella foto, ndr), finalmente, si intravedono atti concreti e lungimiranti di riorganizzazione».
«Purtroppo – aggiungono – con eccessiva facilità ci si dimentica che la regione Calabria e la nostra Azienda, devono rispettare un gravoso Piano di rientro che non permette di operare con razionalità e nel contempo, realizzare tutto quello di cui ci sarebbe bisogno, dovendo rispettare i vincoli perentori dei tetti di spesa. Il presidente Occhiuto sta sollecitando i ministeri e l’intero Governo a considerare le gravi difficoltà della sanità in Calabria, costretta a rispettare vincoli e obblighi di legge nonostante da 15 anni, per effetto del commissariamento non si adeguano le dotazioni organiche e non si riescono a completare gli adeguamenti strutturali e tecnologici, mentre nelle altre Regioni si sono fatti passi da giganti».
Secondo i nove direttori di dipartimento dell’Annunziata «è evidente che la carenza di personale sta sovraccaricando tutti gli operatori sanitari con elevate condizioni di stress da lavoro, che costringono qualcuno a buttare la spugna ed a dimettersi».
I direttori di Dipartimento «rigettano qualsiasi strumentalizzazione e ritengono non sia giusto e corretto delegittimare il lavoro svolto in Ospedale, da tutti gli operatori sanitari, con grande sacrificio. Tutti i cittadini e le istituzioni devono collaborare insieme per favorire la crescita del nostro ospedale e garantire le migliori prestazioni ai cittadini. Nonostante tutto, l’ospedale di Cosenza continua a dare risposte a tutti i bisogni gravi e concreti. Certamente le criticità nel Pronto Soccorso ormai riscontrabili in tutte le regioni sono da attribuire alla mancanza di un efficace filtro territoriale ed all’impossibilità di garantire i setting assistenziali ai pazienti che in modo inappropriato, ancora, accedono in ospedale. Siamo fiduciosi che questo appello venga accolto da tutti a difesa dell’ospedale al fine di dare un’ immagine di fiducia e credibilità» concludono Zinno, Nardo, Marafioti, Pasqua, Scarpelli, Auteri, Fimognari, Intrieri e Panno.
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