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Tutela degli equilibri e nuove esigenze. Ecco l’assestamento di bilancio della Regione

All’esame del Consiglio la manovra che vale complessivamente 22,5 milioni: a finanziarla maggiori entrate e anche risparmi di spesa pari a 8,4 milioni

Pubblicato il: 03/10/2024 – 16:12
Tutela degli equilibri e nuove esigenze. Ecco l’assestamento di bilancio della Regione

CATANZARO La tutela degli equilibri di bilancio, anzitutto, ma anche alcune emergenze vecchie e nuove e alcune esigenze più o meno nuove, come quelle relative al Consorzio di Bonifica, alla neonata Agenzia per il lavoro, all’ammodernamento tecnologico del settore sanitario al diritto allo studio. Vale complessivamente 22,5 milioni la manovra di assestamento del bilancio della Regione per il 2024-26: l’assestamento è stato approvato dalla Giunta regionale nell’ultima seduta e sarà all’esame del Consiglio regionale nelle prossime settimane.

La manovra

L’assestamento – si legge nella relazione della Giunta regionale – «pone in essere una serie di variazioni tese a rafforzare gli equilibri di bilancio, a garantire la copertura finanziaria di spese di carattere obbligatorio il necessario adeguamento di alcuni stanziamenti carenti in sede di predisposizione del bilancio 24-26 e a soddisfare alcune esigenze provenienti dalle diverse Strutture regionali effettuabili unicamente con legge. La manovra sulle sole risorse autonome per l’annualità 2024, al netto pertanto delle risorse vincolate, di alcune partite compensative e delle partite di giro, vale complessivamente 22,5 milioni di euro circa, ed è finanziata per 14,1 milioni di euro da maggiori entrate e 8,4 milioni di euro da risparmi di spesa. Per gli anni successivi la manovra vale rispettivamente circa 5,8 milioni di euro per il 2025 e 5,9 milioni per il 2026, interamente finanziata con risparmi di spesa».

La manovra in entrata

Per quanto riguarda la parte in entrata, la manovra – prosegue la relazione –è costituita tra le altre voci «dalle somme restituite dal Consiglio regionale complessivamente pari ad euro 8.902.694,29 di cui euro 8.852.546,02 afferiscono all’avanzo libero dell’anno 2023 ed euro 50.148,27 a somme non utilizzate dal Consiglio regionale stesso;  da maggiori entrate pari ad euro 370.156,36 nell’anno 2024 afferenti ai crediti vantanti nei confronti di Sorical S.p.a. per canoni di concessione di derivazione di acque pubbliche relativi all’anno 2023. Le entrate in questione sono connesse alle operazioni di circolarizzazione debiti- crediti tra la Regione e la società partecipata…».

La manovra sulla spesa

Per quanto riguarda la spesa – si osserva – «la scelta effettuata dalla Giunta è stata al momento quella di destinare tali risorse in via prioritaria alla tutela degli equilibri di bilancio, alla copertura di spese di carattere obbligatorio, alla copertura di debiti pregressi e, infine, per implementare le dotazioni finanziarie necessarie a garantire il maggiore fabbisogno manifestatosi nel corso dell’anno in specifici settori. Più in dettaglio la riduzione della spesa è connessa prevalentemente alla riduzione di euro 3,9 milioni del fondo perdite delle società. Infatti in ragione dei risultati economici definitivi registrati dalle società partecipate è stato possibile ridurre l’accantonamento effettuato prudenzialmente al momento della predisposizione del bilancio di previsione 2024-2026; riduzione di 1,4 milioni di euro nell’anno 2024 e di 1,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 del fondo Anticipazioni di liquidità…; riduzione di 1,07 milioni di euro nell’anno 2024, di 4,37 milioni di euro per l’anno 2025 e di 4,52 milioni di euro per l’anno 2026 del fondo regionale per l’occupazione destinato agli ex Lpu-Lsu in servizio presso gli enti locali calabresi, per effetto delle fuoriuscite dal bacino; riduzione per 2 milioni di euro dell’accantonamento delle risorse, effettuato in sede di approvazione del bilancio 2024-26…; riduzione di 853 mila euro circa della rata di ammortamento del mutuo, quota interessi, contratto per il cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei programmi comunitari per il periodo 2014-2020, a seguito della modifica del piano di ammortamento».

Le scelte della Giunta regionale

Quindi, ecco le scelte della Giunta regionale: «La disponibilità di risorse derivanti dall’incremento delle entrate e dalle riduzioni di spesa è destinata alla tutela degli equilibri di bilancio attraverso: l’accantonamento a fondo crediti di una parte importante delle maggiori entrate iscritte in bilancio (5 milioni di euro);  l’implementazione del fondo necessario a garantire la copertura della spesa derivante da atti giudiziali di pignoramento per 2,1 milioni di euro; l’ulteriore accantonamento di euro 1,1 milioni a fondo contenzioso; l’accantonamento di risorse autonome per euro 2,5 milioni di euro, per alcune esigenze manifestate dal Consiglio regionale. E’ poi destinata– si legge ancora nella relazione – «a maggiori fabbisogni di Enti o Società. In particolare è stato necessario prevedere specifici stanziamenti da destinare alle regolazioni finanziarie con Sorical S.p.a., al fine di riallineare la circolarizzazione dei crediti e dei debiti. Una somma di 2 milioni di euro è stata destinata alle operazioni necessarie all’attuazione di un Piano di riorganizzazione del Consorzio di bonifica della Calabria… Inoltre, il risparmio di spesa, registrato sul fondo regionale dell’occupazione destinato al sostegno dei lavoratori appartenenti al bacino ex Lsu-Lpu, è stato messo a disposizione, per circa 4,5 milioni negli esercizi 2025 e 2026, per la completa stabilizzazione dei lavoratori già dipendenti di Azienda Calabria Lavoro, ora Arpal, al finanziamento di poste di bilancio ritenute necessarie (come quelle destinate all’ammodernamento tecnologico del settore sanitario o alla copertura finanziaria, per 5,6 milioni di euro circa per l’esercizio 2024, resa obbligatoria in conseguenza della disapplicazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco nel territorio della Regione Calabria ) o insufficienti (quali ad esempio quelle destinate alle indennità per gli emotrasfusi di cui alla legge 210/92 e al diritto allo studio)». (a. c.)

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