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La ‘ndrangheta, il doganiere corrotto e gli “infedeli” a Gioia Tauro: 25 condanne – NOMI

Oltre due secoli di carcere per gli imputati nel processo nato dall’inchiesta della Dda contro il traffico di droga nel Porto. C’è anche Imperiale

Pubblicato il: 04/12/2024 – 10:29
di Giorgio Curcio
La ‘ndrangheta, il doganiere corrotto e gli “infedeli” a Gioia Tauro: 25 condanne – NOMI

REGGIO CALABRIA Oltre due secoli di carcere per 25 imputati, tutti condannati in abbreviato. Il gup del Tribunale di Reggio Calabria ha inflitto un durissimo colpo al “sistema” svelato dall’inchiesta della Dda reggina ad ottobre di due anni fa, fatto di lavoratori “infedeli” del Porto di Gioia Tauro diventati narcos, attirati dai facili ed enormi guadagni. L’inchiesta, infatti, aveva permesso di destrutturare un’articolata organizzazione criminale – attiva proprio all’interno dello scalo portuale gioiese – in grado di garantire tanto il recupero di ingenti partite di droga arrivate in Calabria a bordo di navi cargo provenienti dal Sudamerica, quanto il successivo stoccaggio presso depositi ritenuti “sicuri”.  
Il gup reggino Irene Giani ha inflitto la condanna più dura a Salvatore Copelli, 16 anni, considerato uno dei gestori delle “squadre” di infedeli che gestivano gli arrivi dei container carichi di droga. Pene severe anche per Vicenzo Brandimarte (15 anni e 8 mesi) ma anche Roberto Ficarra, Domenico Iannacci e Vincenzo La Rosa, tutti oltre i 14 di carcere.

Scacco ai narcos: beccato anche Imperiale, il boss dei Van Gogh

Il supernarcos Imperiale

Tra i condannati c’è anche Raffaele Imperiale (3 anni e 5 mesi), considerato uno dei più grossi narcotrafficanti al mondo. Nell’inchiesta reggina era accusato di aver contribuito all’importazione di oltre due tonnellate di cocaina, suddivisa in 1.920 panetti occultati in un carico di banane arrivato al porto di Gioia Tauro il 14 marzo 2021. Imperiale, assieme al narcotrafficante calabrese Bartolo Bruzzaniti e Bruno Carbone avrebbe mantenuto i contatti con i narcos colombiani, con gli importatori calabresi e con i soggetti deputati a portare la sostanza fuori dal porto di Gioia Tauro. Per Bartolo Bruzzaniti il gup si pronuncerà il prossimo 6 dicembre. La sua posizione, infatti, era stata stralciata. (g.curcio@corrierecal.it)

Le condanne emesse:

BAGNOLI Salvatore: 9 anni e 2 mesi;
BARBARO Franco: 7 anni e 10 mesi;
BARTUCCIO Domenico: 8 anni e 20 giorni;
BONIFAZIO Rosario: 10 anni, 5 mesi e 10 giorni;
BRANDIMARTE Vincenzo: 15 e 8 mesi;
BRUZZANITI Antonio: 7 anni;
CARBONE Bruno: 4 anni e 4 mesi;
CANANZI Salvatore: 8 anni e 6 mesi;
COPELLI Salvatore: 16 anni;
CUTRI’ Alessandro: 8 anni, 4 mesi e 20 giorni;
DELL’ACQUA Salvatore: 9 anni, 5 mesi e 10 giorni;
FAZARI Girolamo: 10 anni;
FAZIO Santi: 9 anni e 8 mesi;
FICARRA Roberto: 14 anni, 10 mesi e 20 giorni;
GULLUNI Domenico: 9 anni e 10 mesi;
IANNACI Domenico: 14 anni, 11 mesi e 10 giorni;
IANNIZZI Rocco: 8 anni;
IMPERIALE Raffaele: 3 anni e 5 mesi;
LA ROSA Vincenzo: 14 anni, 11 mesi e 10 giorni;
LONGO Domenico: 7 anni e 10 mesi;
RUSSO Pasqualino: 8 anni e 6 mesi;
SCIGLITANO Antonio: 14 anni, 8 mesi e 20 giorni;
SCIGLITANO Domenico: 14 anni e 8 mesi;
VALENTE Nazareno: 9 anni, 5 mesi e 10 giorni;
ZAMBARA Antonio: 9 anni.

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