ROSARNO Alexia Tzouni, regista e attivista greca, già vicepresidente di Amnesty International Grecia, sarà in Calabria per la proiezione del suo lungometraggio “Shalom Salaam, Paece” e per raccontare il “conflitto di lealtà” degli israeliani contro Netanyahu. Due giorni nei quali sarà ospite della Casa del Popolo “Valarioti” di Rosarno e poi a Cosenza presso la Scuola “L.P. Pizzuti”. Un aspetto spesso poco dibattuto ma che contribuisce a fornire dei punti di osservazione necessari a comprendere quello che si muove in Israele, quale il sentimento dei settori popolari israeliani contro il sistema di apharteid nel quale è costretto il popolo palestinese e «contro l’aggressione militare praticata da un governo colonialista e genocida». Questo loro “conflitto di lealtà” è una minaccia o la più grande speranza per questo luogo? È questa la domanda al centro del documentario “Shalom – Salaam – Peace” (pace, in arabo, ebraico e inglese) che sarà proiettato venerdì 13 dicembre alle ore 18:00 alla Casa del Popolo “G. Valarioti” di Rosarno, uno degli appuntamenti del Rosarno Film Festival-Fuori dal Ghetto terza edizione, e sabato 14 dicembre alle 17.30 nel Teatro dell’Aula Magna della scuola primaria “L.P. Pizzuti” (Istituto comprensivo di Via Roma Spirito Santo) di Via Roma a Cosenza. Il principio di “dual loyalty”, in ambito medico, si riferisce al doppio dovere e “lealtà” dei medici, spesso sottoposti a dure scelte tra le necessità dei pazienti da curare, e il sistema economico che li priva delle risorse per garantire e tutti le stesse cure. Lo stesso concetto si riferisce al genocidio palestinese. Un territorio che è – al contempo – teatro di bombardamenti quotidiani da parte del regime israeliano e di un movimento che chiede il cessate il fuoco e la fine dell’occupazione nei territori storicamente abitati dagli arabi palestinesi costretti a lasciare le proprie case. «Anche qui, infatti – riporta una nota –, c’è un “conflitto di lealtà” da parte degli israeliani, con il cuore a metà tra la difesa del loro Stato da una parte e la consapevolezza delle ingiustizie subite da un popolo che abita quella stessa terra. Alexia Tzouni propone, dunque, un racconto inedito, mettendo in risalto le proteste degli stessi Israeliani, contrari alle politiche genocide del governo guidato da Netanyahu, contro i loro fratelli palestinesi».
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