COSENZA Ma come si fa a gioire per un pareggio che non smuove il Cosenza dall’ultimo posto in classifica? Se lo saranno chiesti in tanti nelle ultime 24 ore vedendo e rivedendo le scene di giubilo per quel gol di Ciervo, nel derby contro il Catanzaro, arrivato a tempo ampiamente scaduto. Effettivamente, è difficile spiegarlo e ragionando razionalmente viene da dire che il punto raccolto dai Lupi non è il massimo. L’ideale sarebbe stata una vittoria, non tanto per l’importanza storica del confronto, ma semplicemente perché i punti racimolati fin qui da Lupi (17 col macigno del -4 a complicare il tutto) sono pochi, troppo pochi per poter sperare nell’ennesima salvezza a fine campionato. Forse, però, quei sorrisi finali del popolo silano acquistano un valore rilevante e comprensibile perché scatenati dalle lacrime commoventi, riprese da tutte le testate nazionali, di Massimiliano Alvini, tecnico toscano che a Cosenza, tra difficoltà infinite e con una rosa non all’altezza del compito (almeno da un punto di vista tecnico) sta dando l’anima e anche di più per fare restare a galla il calcio cittadino.
Una tensione, la sua, scaricata al termine di una gara giocata non ad armi pari contro un Catanzaro nettamente superiore, eppure in gran difficoltà al cospetto di un Cosenza mai arrendevole, nonostante l’inferiorità numerica per un’espulsione, quella di Caporale al 21esimo minuto, giudicata eccessiva da più parti. Una prestazione positiva quella dei rossoblù sottolineata anche dagli ultrà del Catanzaro che al ritorno della squadra giallorossa in città, hanno espresso tutto il loro malcontento ai calciatori. «Per 80 minuti, con un uomo in più, ci hanno fatto un c**o così», hanno detto i sostenitori ai calciatori rimasti in silenzio ad ascoltarli. A far sorridere, invece, i tifosi del Cosenza, nonostante la grave crisi del momento, sono state quelle lacrime in panchina (che colmano le mancanze croniche di chi gestisce il club) e la determinazione dimostrata sul campo da Micai e compagni. Se basterà a tenere in vita una squadra che ha urgente bisogno di essere rinforzata nel prossimo mercato di gennaio (magari da una proprietà nuova di zecca: si attendono sviluppi a breve sulle trattative in corso), lo dirà soltanto il tempo. (f.v.)
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