Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 15:05
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

il messaggio

Mattarella: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza»

L’intervento del capo dello Stato a canali unificati per il tradizionale discorso di fine anno

Pubblicato il: 31/12/2024 – 20:56
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Mattarella: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza»

“Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata. Nella stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia delle città dell’Ucraina per costringere quella popolazione civile al buio e al gelo. Gli innocenti rapiti da Hamas, e tuttora ostaggi, vivono un secondo inizio di anno in condizioni disumane. Queste forme di barbarie non risparmiano neppure il Natale e le festività più sentite”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tradizionale discorso di fine anno. Il capo dello Stato ha ricordato le “migliaia di vittime civili delle guerre in corso”, che “turbano tragicamente le nostre coscienze”. La pace “non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi”, ma è “la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità”. Lo ha rimarcato Mattarella dopo aver ribadito “l’urgenza della pace”. “Perché – ha proseguito – è giusto. E, se questo motivo non fosse ritenuto sufficiente, perché è l’unica garanzia di una vera pace, evitando che vengano aggrediti altri Paesi d’Europa”. “Mai come adesso la pace grida la sua urgenza. La pace che la nostra Costituzione indica come obiettivo irrinunziabile, che l’Italia ha sempre perseguito, anche con l’importante momento quest’anno della presidenza del G7. La pace di cui l’Unione Europea è storica espressione” ha sottolineato il capo dello Stato.
“Interpreto, in queste ore, l’angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia” ha auspicato Mattarella. “La crescita della spesa in armamenti, innescata nel mondo dall’aggressione della Russia all’Ucraina – che costringe anche noi a provvedere alla nostra difesa – ha toccato quest’anno la cifra record di 2.443 miliardi di dollari. Otto volte di più di quanto stanziato alla recente Cop 29, a Baku, per contrastare il cambiamento climatico, esigenza, questa, vitale per l’umanità. Una sconfortante sproporzione” ha anche evidenziato.
“Tra Nord e Sud c’è una disuguale disponibilità di servizi. Continua il pericolo dell’abbandono delle aree interne e montane. Colmare queste distanze. Assicurare una effettiva pienezza di diritti è il nostro compito” ha poi detto Mattarella
“La scienza, la ricerca, le nuove tecnologie aprono possibilità inimmaginabili fino a poco tempo addietro per la cura di malattie ritenute inguaribili. Nello stesso tempo vi sono lunghe liste d’attesa per esami che, se tempestivi, possono salvare la vita. Numerose persone rinunciano alle cure e alle medicine perché prive dei mezzi necessari”, ha evidenziato il capo dello Stato.
“Bullismo, risse, uso di armi. Preoccupante diffondersi del consumo di alcool e di droghe, vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi. Comportamenti – ha continuato il capo dello Stato – purtroppo alimentati dal web che propone sovente modelli ispirati alla prepotenza, al successo facile, allo sballo”. “I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese – ha rimarcato Mattarella -. Possiamo contare sul loro entusiasmo, sulla loro forza creativa, sulla generosità che manifestano spesso. Abbiamo il dovere di ascoltare il loro disagio, di dare risposte concrete alle loro esigenze, alle loro aspirazioni  Su questo sono impegnati generosi operatori, che meritano di essere sostenuti” ha messo in evidenza il capo dello Stato. “L’alto numero di suicidi è indice di condizioni inammissibili. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento vi contrasta e rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario”, ha detto ancora Mattarella rimarcando il “rispetto della dignità di ogni persona, dei suoi diritti. Anche per chi si trova in carcere”. “I detenuti devono potere respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti alla illegalità e al crimine. Su questo sono impegnati generosi operatori, che meritano di essere sostenuti”.

Argomenti
Categorie collegate

x

x