LAMEZIA TERME L’agenda del Consiglio regionale per il nuovo anno al momento non presenta molto, ma quel poco che presenta ha un certo significato politico. Nella prossima settimana, traguardata l’Epifania, si inizierà a tornare a pieno regime e il primo appuntamento in calendario solo apparentemente è una formalità: martedì 7 gennaio, seduta della sesta Commissione, con due punti all’ordine del giorno, punti che in realtà riguardano lo stesso argomento. Si tratta di due proposte di legge per abrogare una norma dell’ultima “Omnibus”, voluta dal capogruppo di DeMa Ferdinando Laghi, norma che prevede uno stop all’attività della centrale a biomasse nella Valle del Mercure: la prima è a firma dei consiglieri regionali di maggioranza, Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano (Azione), e Katya Gentile (Lega, presidente della “Sesta”), la seconda è a firma del gruppo del Pd.
Dietro il “tecnicismo” con cui vengono titolate le proposte di legge ci sono risvolti politici di un certo rilievo, che configurano un “nodo”, non enorme ma sempre un “nodo” da sbrogliare, per la maggioranza di centrodestra. La Pdl De Nisi-Graziano-Gentile infatti – riferiscono fonti accreditate – avrebbe già creato qualche fibrillazione nello schieramento di governo. La norma della “Omnibus” sullo stop all’attività della centrale del Mercure era stata presentata sotto forma di emendamento da Laghi e soprattutto aveva ricevuto in aula l’endorsement e l’apprezzamento del presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto. Ma adesso una parte della maggioranza vuole abrogarla: insomma, un “corto circuito” nella maggioranza, con i “pompieri” in azione per mediare tra le posizioni, alla luce anche del gradimento che il leader della coalizione Occhiuto aveva espresso all’indirizzo della norma Laghi, quel Laghi che tra l’altro da alcuni mesi – dicono i “bene informati” – si sta avvicinando sempre di più alla maggioranza pur eletto tra le fila del centrosinistra. «Il tema della Centrale del Mercure è in effetti un po’ delicato», confida un esponente della maggioranza. Si vedrà quali evoluzioni ci saranno martedì in sesta Commissione.
Si vedrà quali evoluzioni ci saranno martedì in sesta Commissione, in quello che potrebbe essere solo il primo appuntamento politico-istituzionale della prossima settimana a Palazzo Campanella. Secondo quanto era emerso prima della pausa natalizia dai lavori consiliari, venerdì 10 gennaio potrebbe tenersi anche la prima seduta dell’anno del Consiglio regionale, una seduta che potrebbe avere un corposo ordine del giorno considerando gli importanti dossier che il centrodestra ha spostato nel 2025 dedicandosi alla sessione di bilancio: la nascita di due nuove società in house della Regione, la ReDigit per il digitale, promossa da Fratelli d’Italia, e l’Arec, l’Agenzia per l’energia promossa da Azione, e poi l’introduzione della figura del consigliere regionale “supplente” e del limite agli assessori esterni (non più del 30% in Giunta). Dossier sui quali nella maggioranza ci sarebbe una sostanziale condivisione, ma anche qui si tratterà di capire le evoluzioni del dibattito in seno alla maggioranza. (a. cant.)
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