Ultimo aggiornamento alle 23:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la novità editoriale

“Certe sere Pablo”, il viaggio negli anni ’70 e ’80 di Gabriele Pedullà

Il libro del figlio di Walter, critico letterario calabrese scomparso di recente

Pubblicato il: 05/01/2025 – 12:52
“Certe sere Pablo”, il viaggio negli anni ’70 e ’80 di Gabriele Pedullà

C’è stato un tempo, ed era solo ieri, in cui il richiamo della militanza era un destino inevitabile, un ciclo di vita che sembrava impossibile da evitare per chi viveva l’intensità dei decenni tra gli anni Settanta e i primi Novanta. In quel periodo, le strade brulicavano di giovani che si riconoscevano attraverso un ideale comune, in cui la politica non era solo una discussione, ma una forma di esistenza, un’arte di vivere e respirare l’attivismo. La militanza non era una scelta individuale, ma un’urgenza collettiva, che vibrava nel cuore di ogni manifestazione, nella nebbia di sigarette e nelle nottate passate al freddo, attaccando manifesti che testimoniavano il dissenso e il sogno di un mondo nuovo. Gabriele Pedullà, figlio di Walter (ex presidente Rai e critico letterario nato a Siderno nel 1930 e scomparso di recente), racconta quegli anni del libro “Certe sere Pablo”, edito da Einaudi. Tre racconti lunghi, fortemente politici, un angelo custode “impresentabile”, la formazione di uno studente di sinistra, e un professore che si consegna al disimpegno. Nelle sue riflessioni, Pedullà evoca la passione e l’emozione di quei tempi lontani, rievocando come lo spirito di quel periodo rappresentasse una grande storia d’amore collettiva, un’energia travolgente in cui ogni passo sembrava avvicinare il cambiamento. Pedullà, con la sua scrittura, ci invita a rivivere la magia di un’epoca in cui tutto sembrava possibile, un’epoca che ha visto fiorire speranze ma anche aspri confronti, in cui la politica non si fermava ai confini della piazza, ma conquistava la mente e il cuore di chiunque fosse disposto a lottare. «Andavamo in piazza – sottolinea lo scrittore – e ci sentivamo invincibili. Sapevamo che in tutte le città del continente, e anche più in là, in quel preciso momento c’era una manifestazione assolutamente uguale alla nostra, e sarebbe bastato che ci mettessimo in fila tenendoci per mano per stringere l’intero globo in un solo abbraccio». In Portolano degli anni bisestili, un giovane liceale scopre la politica nel momento stesso in cui i più grandi la abbandonano. In Certe sere Pablo, Pablo e Clara sono i più belli, i più intelligenti e i più carismatici, e il loro idillio, nel turbine del Sessantotto, pare annunciare per tutti un avvenire migliore – ma qualcosa potrebbe non essere quello che sembra. In È stato un soffio, Carlo ha passato una vita a battersi a fianco dei più deboli, finché un incontro inaspettato non arriva a scuotere le sue certezze dalle fondamenta, come in un racconto dell’orrore dei nostri tempi. «Nessuna nostalgia, però – viene evidenziato nella sinossi del libro – Perché ridendo, commuovendosi, palpitando per gli amori, le idee, gli atti di coraggio e di viltà dei vari personaggi, la posta in gioco rimane qui, semmai, un’altra: capire con gli strumenti insostituibili della letteratura. Dare degna sepoltura al passato con un libro in mano. Poi, forse – come dopo ogni seduta spiritica andata a buon fine -, ci si potrà anche rimettere in cammino, tutti assieme».

LEGGI ANCHE

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x