COSENZA Quattro ore di racconti, dettagli inediti e assunzioni di responsabilità. Intorno alle 12 di questa mattina si è concluso l’interrogatorio svolto nel carcere di Cosenza dalla gip Claudia Pingitore, alla presenza del pm Antonio Bruno Tridico e dei difensori, gli avvocati Gianluca Garritano e Teresa Gallucci, di Aqua Moses e Rosa Vespa coinvolti nel tentato rapimento della piccola Sofia Cavoto: neonata portata via dalla coppia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza lo scorso 21 gennaio.
La gip ha creduto al racconto fornito dal nigeriano che ha sostanzialmente ribadito di non essere stato al corrente di quanto accaduto e di essere stato coinvolto, suo malgrado, nell’azione dalla moglie. Rosa Vespa, invece, si è assunta la responsabilità dell’azione compiuta, sottolineando di «non aver fatto del male alla piccola» e dell’assenza di coinvolgimento «di terze persone». All’esito dell’udienza di convalida Aqua Moses è stato scarcerato. (f.b.)
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