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l’intervista del Corriere della calabria

Civita, il sindaco chiede «una legge a tutela dei paesi montani e pedemontani» – VIDEO

Alessandro Tocci ospite di “In 10 Minuti” su L’altro Corriere Tv. «Le nostre bellezze non bastano». La scommessa dei “Marchi di qualità”

Pubblicato il: 07/02/2025 – 8:34
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Civita, il sindaco chiede «una legge a tutela dei paesi montani e pedemontani» – VIDEO

CIVITA Nuovo appuntamento con “In 10 Minuti”, la rubrica di approfondimento in onda su L’altro Corriere Tv: ospite il sindaco di Civita, Alessandro Tocci.

La realtà nei piccoli borghi calabresi

Civita, nel cuore del parco del Pollino, è conosciuto per le case antropomorfe ribattezzate “kodra”. Il calore, la genuinità e l’ospitalità tipica degli arbëreshë, gli albanesi di Calabria, impongono una visita nel borgo avvolto tra le rocce e in grado di raccontare una natura senza uguali: dalle Gole del Raganello, meta degli amanti del canyoning e del torrentismo, all’affascinante Ponte del Diavolo fino alla parete rocciosa della Pietra del Demanio. Ma come tanti piccoli comuni calabresi, anche Civita combatte le stesse emergenze: il dissesto idrogeologico, lo spopolamento, la desertificazione della medicina del territorio.

Serve una legge a tutela dei paesi montani

«Dobbiamo svegliarci, altrimenti tutti i comuni rischieranno il default perché non abbiamo né la forza né la capacità economica per mantenerci», tuona Tocci. Che aggiunge: «a questo poi aggiungiamo una sanità che ci vede spesso penalizzati però questo non mi esime dal continuare una battaglia, soprattutto insieme agli enti come la provincia, la regione e i vari ministeri, che devono spingere per approvare una legge a tutela dei paesi montani e pedemontani». Il primo cittadino auspica «un ritorno alla legge 97 del 1994, le montagne rappresentano la vera ricchezza del nostro territorio».

Gli investimenti a Civita

Ammontano a circa 6 milioni di euro gli investimenti destinati ad interventi importanti sul territorio arbereshe. «Fondi che arrivano dal Pnrr e una gran parte sono impiegati sul dissesto idrogeologico, ma il nodo più importante è quello della sanità». Solo con la garanzia di servizi di qualità sarà possibile evitare «la fuga dei nostri giovani. La media è impietosa, su 10 residenti 7 vanno via».

La Grande Arberia

Civita è nel Parco nazionale del Pollino, circondato da bellezze naturalistiche, faggeti e castagneti, piante rare e una preziosa fauna e sui quei monti dove ha messo radici il pino loricato, emblema del Parco «un patrimonio che appartiene veramente a pochi paesi al mondo». Civita ha recentemente lanciato il progetto “Marchi di Qualità” per valorizzare e promuovere le eccellenze del territorio. «E’ nato da una idea del consigliere Gaetano Arcidiacono. L’obiettivo è costituire una filiera corta dei prodotti bio del nostro territorio per portare i prodotti sulle tavole dei ristoratori e farli assaggiare ai turisti. Stiamo continuando su questa strada grazie alla collaborazione con l’assessorato all’agricoltura e con l’ASAC». Un ricco paniere di beni. «Il vino, l’olio, le mandorle, i salumi, i formaggi». Civita non è solo enogastronomia di qualità, la promozione passa dalla valorizzazione di un territorio unico. Un set a cielo aperto, come dimostra lo spazio guadagnato nel film di Jordan River “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” e che racconta la vita di Gioacchino da Fiore. «Il film chiude con una lunga immagine del Ponte del Diavolo».

Le radici arbereshe e il ritorno di Giorgio Mastrota

Le radici arbereshe sono un biglietto di ritorno alle origini, per chi come Giorgio Mastrota ha deciso di “tornare” in Calabria. «Mastrota è ormai un nostro cittadino onorario, siamo fieri e orgogliosi perché tra un paio di mesi un programma girato a Civita occuperà uno spazio importante nelle programmazione di una emittente nazionale. E’ una trasmissione seguita circa da un milione e mezzo di telespettatori». (f.b.)

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