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IL PROCESSO

Valle dell’Esaro, la procura generale chiede di sentire Mario Palermo. Ha collaborato per un periodo con la giustizia

La circostanza emersa oggi in udienza. L’imputato nel processo d’appello ha poi interrotto il percorso collaborativo

Pubblicato il: 10/02/2025 – 16:01
Valle dell’Esaro, la procura generale chiede di sentire Mario Palermo. Ha collaborato per un periodo con la giustizia

COSENZA Mario Palermo, imputato nel processo scaturito dall’inchiesta Valle dell’Esaro era stato condannato in primo grado a 13 anni e 4 mesi di reclusione. Questa mattina, nel corso dell’udienza del processo d’appello è emersa una circostanza particolare legata all’imputato: avrebbe deciso di collaborare con la giustizia, ammettendo di aver fatto parte di un presunto gruppo Presta. Palermo sarebbe stato sentito in questura a Cosenza. Tuttavia, la collaborazione si sarebbe poi interrotta. La procura generale, all’esito di quanto emerso, ha richiesto l’esame dell’imputato nella prossima udienza. La Corte si determinerà sulla possibilità di acconsentire o meno alla richiesta dell’accusa.

Il verdetto in primo grado

Dalla sentenza di condanna decisa in primo grado dal tribunale di Cosenza in composizione collegiale, è emerso come l’associazione presente nella Valle dell’Esaro non sia legata alla ‘ndrangheta. Il sodalizio sarebbe, dunque, dedito al narcotraffico senza connessioni con la galassia criminale confederata. (f.b.)

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