REGGIO CALABRIA «Tra qualche settimana la nostra città si giocherà la finale per la Capitale della Cultura 2027. E’ già un risultato bellissimo che deve inorgoglirci tutti». A scriverlo sui suoi profili social è il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. I prossimi 25 e 26 febbraio 2025, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, si terranno le audizioni pubbliche delle dieci città finaliste in corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.
«In questi giorni – continua il primo cittadino – stiamo proseguendo gli incontri con le istituzioni e le associazioni del territorio per condividere e migliorare un progetto che appartiene a tutta la comunità. Le proposte che vengono fuori sono tutte valide, dimostrano la vivacità di un mondo, quello della cultura reggina, che è sempre stato un’eccellenza e che si dimostra sempre più vivo, attento e partecipe. Tutti i capoluoghi calabresi, Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo, oltre a Messina, ci sostengono, insieme a tantissimi comuni dell’area metropolitana. Stiamo ricevendo lettere di adesione e sostegno da tanti reggini e non, tutti innamorati di questa terra, che si dichiarano disponibili a collaborare.
Per noi questa è già una vittoria: aver risvegliato l’orgoglio di appartenenza, la voglia di partecipare, di esserci, di fare la propria parte. E’ questo il senso di comunità che deve essere la nostra carta vincente. La nostra candidatura si basa proprio su questo senso di condivisione, di dialogo, di incontro, di solidarietà ed accoglienza, che ha sempre caratterizzato la nostra storia, la storia di una comunità che vive proprio nel Cuore del Mediterraneo e vuole essere congiunzione con le culture del Mare Nostrum. Ed è anche per questo che consideriamo un grande orgoglio che una personalità di rilevanza internazionale come Andrea Riccardi abbia accettato di presiedere il comitato promotore di Reggio Capitale».
«Ed ecco perché – aggiunge Falcomatà – a prescindere dal risultato finale, per noi Reggio è già Capitale. E anche se non saremo i vincitori, quei progetti li attueremo comunque, magari anche collaborando con le altre città finaliste. Abbiamo un patrimonio umano che merita di essere premiato e siamo orgogliosi della strada fatta. In bocca al lupo a noi e, per dirla alla Brunori… comunque vada sarà un eccesso».
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