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Teatro di Vibo, un anno dopo la “prima” danni all’edificio e interventi da rifare. «Non è completato» – FOTO

Il 14 febbraio 2023 lo spettacolo di Ale e Franz, poi la chiusura. Oggi il sopralluogo dell’amministrazione: «Aperto solo per campagna elettorale»

Pubblicato il: 14/02/2025 – 17:45
Teatro di Vibo, un anno dopo la “prima” danni all’edificio e interventi da rifare. «Non è completato» – FOTO

VIBO VALENTIA La tragicomica storia del teatro di Vibo Valentia: aperto, chiuso e che mostra già i primi danni. «Non è affatto completato» scrive oggi l’assessore alla cultura Stefano Soriano, esattamente un anno dopo della prima andata in scena il 14 febbraio. Ospite il duo comico Ale e Franz, il primo spettacolo di un programma che prevedeva grandi nomi, tra cui Massimo Ghini, e la direzione artistica di Angela Finocchiaro con il supporto del Parioli di Roma. Una “prima” caratterizzata anche dal caos biglietti, con lunghe file, pochi biglietti e spettacoli subito soldout, tanta era l’attesa dei vibonesi di inaugurare definitivamente un’opera aspettata da decenni. Nessuno poteva aspettarsi quanto successo dopo: giù i sipari, teatro nuovamente chiuso e, soprattutto, l’assenza di alcune autorizzazioni dei vigili del fuoco. A causa, spiegheranno successivamente, di una vernice ignifuga che andrebbe ripassata prima di riaprire definitivamente. Oggi, dopo un sopralluogo dell’amministrazione, il Teatro si presenta con diversi danni alla struttura causati da umidità e incuria.

La questione vernice ignifuga e il sopralluogo dell’amministrazione

Poco tempo fa, è stato l’assessore alla cultura Stefano Soriano a spiegare ai giornalisti come i tempi per la riapertura dipendessero dalla Regione. Dopo aver incassato un rifiuto da parte del ministero per una deroga sulla questione vernice ignifuga, il cui ripasso è necessario per ottenere le autorizzazioni dei Vigili del fuoco, si era deciso di utilizzare una parte dei fondi stanziati dalla Regione per teatri calabresi, circa 500 mila per ognuno. Le tempistiche, dunque, dipendono dalla Cittadella regionale, per poter intervenire al più presto e riaprire la struttura. Almeno così si pensava. A un anno esatto dall’unico spettacolo del Teatro vibonese, arriva il duro post pubblicato dall’assessore Soriano, in cui mostra le condizioni interne dell’edificio, in parte abbandonato a se stesso, e lancia un attacco all’amministrazione precedente. «Siamo stati in silenzio in questi primi mesi di amministrazione cercando di concentrarci solo sulle innumerevoli criticità ereditate che hanno reso la nostra città sempre più marginale e povera. Oggi, insieme al gruppo consiliare del Partito Democratico, abbiamo visitato il Teatro Comunale di Vibo Valentia».

«Il Teatro non è affatto completato»

«Nulla di nuovo rispetto a quello che già sapevamo» scrive. «Il Teatro non è affatto completato nonostante esattamente un anno fa l’odierna opposizione già maggioranza apriva e chiudeva in un batter d’occhio la struttura più attesa dalla città. Vi è di più, molte aree del Teatro presentano problemi di risalita di umidità che renderà necessario intervenire di nuovo. Si dirà che è naturale in quanto in una struttura chiusa tutto ciò può verificarsi, ma non è neanche questo il problema. Il problema è che come Amministrazione Romeo ci stiamo assumendo la responsabilità di risolvere i tanti problemi e le tante questioni che chi ci ha preceduto ha lasciato irrisolte e lo stiamo facendo senza marcare la differenza tra “noi” e “loro” ma semplicemente lavorando a testa bassa».

«Inaugurazione che sapeva di campagna elettorale»

«A maggior ragione risulta ancor di più insopportabile l’atteggiamento dei partiti e movimenti di odierna opposizione che pensano di ricostruirsi una verginità, oramai indelebilmente perduta, attaccando la nostra amministrazione, ad esempio, sulla mancata apertura del Teatro. Le foto che pubblichiamo – conclude – parlano da sole per cui aggiungiamo ben poco, se non che andremo a spendere nelle prossime settimane una somma che si aggira intorno agli 80.000,00 euro per una vernice ignifuga che avrebbe potuto essere già stata applicata semplicemente senza spendere soldi per un’inaugurazione che sapeva tanto di avvio di campagna elettorale e nulla più». (ma.ru.)


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